I sistemi lidar (Light Detection and Ranging) sono radar ottici basati sull’invio in atmosfera di radiazione laser e sono gli unici sistemi in grado di fornire la quota (base e top) di una nube vulcanica.
L’Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Cnr (Imaa-Cnr) coordina il progetto europeo EARLINET (European Aerosol Research Lidar Network), una rete di 26 stazioni lidar, costituitasi nel 2000 e distribuita a scala europea, dalla Norvegia al sud Italia, dal Portogallo alla Grecia.
Fin dalle prime ore dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, le stazioni italiane EARLINET (L’Aquila, Napoli, Potenza e Lecce) sono in allerta e cominceranno le osservazioni appena le condizioni meteo lo permetteranno. Dai primi dati modellistici la nube potrebbe essere presente già da oggi nei cieli italiani, con un picco tra martedì e mercoledì.
Osservata in Olanda sin dal 15 aprile, la nube si è spostata sulla Francia e ha poi raggiunto la Germania. Il picco di intensità su Monaco è stato osservato il 17 aprile, dove lo strato più piccolo, di circa 100 metri e costituito da cenere (particelle più grosse), è sceso a quota 3000 m s.l.m.