Lo studio, guidato dal Dottor Gianmaria Liccardi, dimostra per la prima volta che l'attivazione di STING è un requisito essenziale per avviare questo processo di autodistruzione cellulare. Se non controllata, la necroptosi provoca un'infiammazione cronica, che è proprio la causa della SAVI.
Collaborando con il Bambino Gesù, il team ha analizzato campioni di pazienti con SAVI, trovando prove che confermano questa anomala attivazione della morte cellulare. Esperimenti su modelli animali hanno mostrato che bloccando questo processo, è stato possibile alleviare i sintomi e aumentare la sopravvivenza.
Nuove speranze per la medicina
"La nostra ricerca dimostra che STING non è solo un semplice regolatore, ma è un vero e proprio motore della morte cellulare infiammatoria", ha affermato il Dottor Liccardi. Questa scoperta apre una nuova via terapeutica: mirare direttamente al processo di morte cellulare programmata.
Poiché la proteina STING è coinvolta in molte altre malattie autoimmuni e autoinfiammatorie, i risultati dello studio potrebbero portare allo sviluppo di nuovi farmaci che aiuterebbero non solo i bambini affetti da SAVI, ma anche un'ampia gamma di pazienti con sindromi attualmente incurabili.
Come sottolinea la Dottoressa Antonella Insalaco del Bambino Gesù, "Le malattie rare come la SAVI sono una grande sfida clinica. Solo unendo le competenze di ricerca e l'esperienza pediatrica possiamo sperare di trasformare queste scoperte in terapie concrete per i nostri piccoli pazienti".
Bibliografia