Numero 016b - Maggio 2005



Speciale referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005

Speciale Referendum 12-13 giugno 2005
La legge 40 non è una cattiva legge ma una legge cattiva

La Prof.ssa Rita Levi Montalcini, la Prof.ssa Margherita Hack, il Prof. Renato Dulbecco, il Prof. Umberto Veronesi, il Prof. Fernando Aiuti e centinaia di scienziati hanno tutti dimostrato ampiamente la loro scelta per votare si a tutti i referendum del 12 e 13 giugno. Rita Levi Montalcini «Al referendum del 12 e 13 giugno andrò a votare 4 si» Renato Dulbecco «Proibire la ricerca sulle staminali embrionali è un insulto alla medicina» Fernando Aiuti ''Andate a votare e votate sì per tutti e quattro i quesiti. La ricerca, se vincessero i no, rischierebbe la paralisi. Ecco perché invito tutti, malati, sieropositivi, loro congiunti e amici, ad andare alle urne a dire sì''

Sul sito www.mawivideo.it è disponibile il dibattito "Tutti pazzi per l'embrione" organizzato da Simona Maggiorelli per Avvenimenti venerdì 27 maggio

Altri siti da consultare:

Speciale Referendum di Agenzia Stampa www.agenziadistampa.org/scienzaonline/ricerca/referendum166.html
www.segnalazioni.blogspot.com
www.comitatoreferendum.it






Scuola Internazionale di Comics - Autore: Carmelo Garofalo



La legge 40 sulla fecondazione assistita è una legge che ci riporta ai tempi di Galileo

È importante votare il 12 e il 13 giugno e conoscere il significato dei quattro referendum
di Margherita Hack


La legge 40 sulla fecondazione assistita è una legge che ci riporta ai tempi di Galileo, quando i dogmi della Chiesa pretendevano di cancellare le realtà scientifiche, documentate dalle osservazioni e dagli esperimenti; è una legge liberticida che si oppone alle legittime aspirazioni dei cittadini che hanno bisogno di avvalersi dei progressi della scienza, e che pretende di imporre la morale cattolica a credenti e non credenti, è una legge antiscientifica perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali che promette straordinari sviluppi per combattere malattie terribili come la sclerosi a placche, l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, il diabete, è una legge classista perché chi ha mezzi può farsi curare all’estero e chi non li ha deve subire questa legge violenta e assurda.



Fecondazione Assistita: una legge che va contro se stessa di Umberto Veronesi

Ciò che caratterizza la nuova legge sulla fecondazione assistita è la contraddizione. La prima, ad esempio, si trova nell'articolo che vieta il congelamento degli embrioni e impone che tutte le cellule fecondate, fino a un massimo di tre, siano impiantate nell'utero. Il controsenso è evidente: se tutti gli embrioni impiantati attecchiscono, si ha una gravidanza trigemellare, creando un problema per la donna e mettendo a repentaglio la salute dei futuri feti, che rischiano di non nascere mai. Se invece, come auspicabile, ne attecchisce uno solo significa che gli altri due muoiono, che è proprio quello che la legge non vuole.



Un calo di gravidanze di circa il 40% con la legge italiana sulla fecondazione assistita, considerata dagli scienziati più noti nel mondo addirittura pericolosa dal punto di vista medico e sociale di Carlo Flamigni

Mi sembra che da qualche tempo la discussione in atto ormai da molti mesi, sui problemi relativi alla biologia della procreazione e sui differenti risvolti della legge 40\2004, abbia trascurato le diatribe filosofiche e etiche relative all’inizio della vita personale per occuparsi in modo prevalente di problemi più pratici: è proprio vero che l’applicazione della legge ha determinato un peggioramento dei risultati?



Le ragioni del Sì di Andrea Baglioni

Il 12 e il 13 giugno prossimi i cittadini italiani sono chiamati a votare per il referendum sulla Legge 40/2004 che tratta della problematica della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Non possiamo dimenticare il lungo e difficile lavoro parlamentare che ha portato all'entrata in vigore di questa normativa: 7 anni di confronti, dibattiti e discussioni anche aspre, due legislature e una frattura trasversale a livello del Parlamento. Sappiamo anche però che questo testo, una volta concordato, non ha più subito modificazioni nonostante le audizioni con i "tecnici", nonostante gli emendamenti presentati in Parlamento e mai ammessi per la discussione.



La diagnosi genetica pre-impianto (DGP) di Nino Guglielmino

La diagnosi genetica pre-impianto (DGP) nella legge 40 non viene mai espressamente menzionata tranne che nelle linee guida, nel capitolo VI riguardante “Misure di tutela dell’embrione”. La DGP in questa legge non viene vietata direttamente ma di fatto, come il risultato di divieti che a prima vista sembrano non interessare la DGP. Il divieto della legge 40/04 nei confronti della DGP si concretizza con una duplice azione, da una parte si prospetta all’embrione la strada obbligatoria del trasferimento in utero e dall’altra, nelle linee guida, si indica come unica possibilità di indagine sullo stato di salute dell’embrione, la via osservazionale.



L'ostruzionismo degli astensionisti di Augusto Barbera

Un vasto schieramento spinge dunque alla astensione,così confondendo le posizioni dei contrari con quelle di chi è tradizionalmente assenteista o decide in quel periodo di "andare al mare. I "si" saranno maggioranza e, se non riusciranno ad abrogare la legge comunque la delegittimeranno , i "no" non si potranno pesare effettivamente . I "no "al referendum finiranno per coprire i "no" nel referendum.



Mai come stavolta…. la salute umana, la possibilità di evitare e prevenire sofferenze e malattie, nonché la tutela dei diritti del nascituro dipendono dal corretto esercizio dell’informazione di Lamberto Coppola

Chi mi conosce sa che se mi trovo a fare la professione di fisiopatologo della riproduzione umana non per caso, ma perché geneticamente ho ereditato questa passione e perché credo fermamente che la qualità della vita umana debba essere tutelata sin dal suo inizio e che la salute sessuale e riproduttiva sia un diritto del cittadino, così come vuole la nostra costituzione.



La legge 40 violenta il rapporto uomo donna e nega ogni idea di trasformazione di Paolo Izzo

In questo periodo di crescente oscurantismo religioso, filosofico e politico, le parole dello psichiatra Massimo Fagioli hanno il suono di un pensiero nuovo; Fagioli non riconosce né dei, né padri, né maestri e da più di quarant’anni basa la propria ricerca sulla teoria della nascita, dai lui formulata all’inizio degli anni ’70 nei suoi libri, a cominciare da Istinto di morte e conoscenza, e realizzata nell’Analisi collettiva, i gremiti seminari di psicoterapia di gruppo che conduce dal 1974, negli “Incontri di ricerca psichiatrica” all’Aula magna de La Sapienza di Roma e nelle lezioni che tiene da qualche anno all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
Ultima modifica il Giovedì, 16 Dicembre 2010 18:11
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