L’esposizione illustra la figura di Comenio nel suo contesto storico attraverso una selezione di circa 60 opere, tra cui scritti, stampe, opere editoriali, mappe e proiezioni audiovisive, contenenti le sue tesi più rilevanti sull’umanità e sul sapere. L’esperienza personale di persecuzione, esilio e guerra indusse Comenio a riflettere sulla futilità dell’azione umana, che lo portò a paragonare il mondo a un grande e caotico labirinto, in cui l’uomo cerca la luce. Comenio sosteneva che il miglioramento dell’umanità e la rinascita di una società fondata sulla pace, si potevano raggiungere attraverso la diffusione universale del sapere.
Nel campo educativo introdusse la pratica di un’educazione naturale con un percorso educativo graduale: nella sua visione “tutta la vita è scuola” e il bambino impara meglio divertendosi. I principi pedagogici di Comenio restano ancora molto attuali e nel contesto europeo può essere considerato il primo pedagogista della storia dell’educazione moderna. Nell’ambito della mostra è prevista anche una conferenza sul recente dibattito – all’interno della più ampia rete di comunicazione degli studiosi europei – riguardante i progetti educativi di Comenio, la sua pansofia e i suoi piani universalistici per il miglioramento degli “affari umani”. La conferenza, che si terrà il 19 ottobre a Palazzo Braschi, è organizzata in collaborazione con l’Università Carolina di Praga e Sapienza Università di Roma.