Ed ancora molto altro. Forum informativi per orientarsi nella "jungla" delle notizie riguardanti la diagnosi del tumore al seno, per conoscere gli effetti che una dieta specifica può determinare nei cicli di chemioterapia e durante le terapie ormonali, per individuare i rischi derivanti dal fumo e da una errata esposizione ai raggi del sole.
Altri temi medici che hanno trovato ampia formulazione sono stati quelli relativi alla prevenzione dei tumori della cervice uterina, del linfedema al braccio, dell'osteoporosi e delle malattie della tiroide.
Presenti anche medici volontari che hanno eseguito sul posto, all'interno di studi medici allestiti per l'occasione, visite dermatologiche, misurazione della pressione arteriosa e della glicemia ed ecografie della tiroide.
Grande rilevanza è stata assicurata alla componente psicologica da parte degli esperti intervenuti ai Forum. Troppo spesso, come hanno voluto precisare gli stessi specialisti, la malattia colpisce prima di tutto lo stato emotivo del malato. Saper riconoscere la malattia, accettarla e condividerla con gli altri in quanto possibile fase naturale dell'esistenza è il primo passo per poterla affrontare e debellare.
Tutto è stato finalizzato alla raccolta di fondi per la ricerca, per esprimere solidarietà alle persone che sono o sono state affette da tumore al seno e soprattutto per sensibilizzare le ragazze più giovani sull'assoluta importanza che si deve riconoscere alla prevenzione nella lotta al tumore.
Un appello al quale si sono unite anche le Istituzioni nelle persone del Ministro dello Sviluppo Economico, Dott. Corrado Passera, della Consigliera Regionale del Lazio, Dott.ssa Isabella Rauti, dell'Assessore Provinciale allo sport, Dott.ssa Patrizia Prestipino, del Consigliere Delegato allo Sport di Roma Capitale, Dott.Alessandro Cochi, tutti saliti sul palco della manifestazione per lasciare il proprio messaggio ed il proprio contributo al termine della gara.Una presenza necessaria, quella della politica, per sottolineare come il tumore al seno rappresenti una emergenza sanitaria dalla grande rilevanza sociale perchè troppo spesso ad essere escluse dal circuito della prevenzione per motivi sociali, economici e culturali sono specifiche categorie di cittadine che non accedono ai programmi di screening senologico.
Per le Istituzioni è un impegno dovuto quello di combattere e soprattutto vincere tutti insieme una battaglia di civiltà per un Paese che ha siglato e ratificato tutti gli accordi internazionali di tutela del diritto alla salute.
Fabrizio Giangrande
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