Open Data e riuso dei Dati Pubblici

 

Rivista Informatica e Diritto (ESI - Napoli)
Numero Speciale - n. 1, Giugno 2011

Con l’espressione open data si indica, in senso tecnico il formato ‘aperto’ con cui i dati digitali possono essere distribuiti nel web per rendere i dati accessibili, riusabili, ed integrabili. In senso lato, il fenomeno degli Open Data costituisce una delle novità più rilevanti nella realtà di Internet, in quanto, consentendo di trattare e rielaborare l’immensa conoscenza non strutturata della rete, aprono un panorama illimitato di applicazioni. Sui dati pubblicati in formato aperto è possibile costruire servizi, creare nuovi serbatoi di conoscenza attraverso la loro connessione collaborativa (Linked Data), rafforzare il percorso verso l’accesso libero alla totalità della conoscenza digitale.

Il fenomeno degli Open Data, che ha assunto i connotati di un vero movimento, si incontra con un altro tema di grande rilievo, che riguarda la riusabilità dei Dati Pubblici. Sotto lo stimolo delle norme comunitarie sta rapidamente crescendo nel contesto europeo la tendenza delle amministrazioni pubbliche, sia locali che nazionali, a pubblicare i propri dati in formato aperto, nell’ottica di raggiungere un duplice obiettivo: da un lato facilitare lo sfruttamento del potenziale economico dei dati pubblici; dall’altro realizzare in concreto il paradigma dell’Open Government, vale a dire dell’apertura e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, che acquista in questo contesto, un'accezione totalmente nuova.

Intorno al tema dell’apertura dei dati pubblici (Openess of Public Sector Information) si stanno sviluppando iniziative, esperienze e buone pratiche, ed, in parallelo, stanno emergendo dibattiti ed analisi circa gli impatti positivi, gli ostacoli e i rischi che il fenomeno dell’Open Society può produrre.

Il Numero speciale della Rivista Informatica e Diritto dedicato a Open Data e riuso dei Dati Pubblici intende raccogliere contributi che analizzino il fenomeno sotto molteplici profili (giuridico, economico sociale, tecnico), che descrivano esperienze e buone pratiche, che confrontino gli approcci nel panorama internazionale, che prospettino rischi, avanzino ipotesi e proposte.

 

Alcuni dei temi di interesse (in una lista non esaustiva) potranno essere:

aspetti giuridici legati al riuso (licensing, diritto d’autore, diritto alla riservatezza)

aspetti economici (valore economico dei dati, ripartizione dei costi di produzione, valore aggiunto)

aspetti tecnici (reperibilità ed interoperabilità dei dati, standards e barriere linguistiche linguaggi del semantic web, ecc.)

politiche di riuso e politiche di partecipazione

trasparenza ed efficienza delle Amministrazioni

fornitura di servizi per i cittadini (accesso a informazioni statistiche, servizi on line, controllo della compliance....)

nuovi modelli commerciali per la distribuzione dei dati.

qualità, affidabilità e sicurezza dei dati

i rischi dei linked data

Il tema sarà di interesse sia per i creatori/distributori dei Dati Pubblici (pubbliche amministrazioni a livello locale e nazionale, gestori privati dell’informazione pubblica) sia per i fruitori e riutilizzatori, quali la comunità scientifica e le imprese ma, soprattutto, i cittadini.

I contributi, di lunghezza non superiore alle 20 pp. in formato libero (MSWord, Open office, pdf), dovranno essere inviati congiuntamente a:

Daniela Tiscornia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e alla segretaria di redazione Simona Binazzi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ogni contributo verrà sottoposto a una doppia revisione da parte del Comitato Scientifico della Rivista.

 

Date importanti

8 marzo

titolo e abstract (mezza pagina)

15 marzo

conferma della pertinenza

1° maggio

invio testo completo

1° giugno

comunicazione dei risultati delle valutazioni

30 giugno

versione definitiva del contributi per la stampa

 

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Marzo 2011 02:03
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