Scienza generale (141)
Giorno: 22 novembre Ore: 3 a.m.
La prima regola di uno scrittore che voglia durare più di un tronfio romanzo e qualche scarna poesiola, è quella di non affezionarsi mai a ciò che scrive. Ecco, lo stesso forse dovrebbe valere per il proprio corpo. Più lo vizi e lo soffochi di attenzioni, più lo eleggi a improbabile ricettacolo di una fatua perfezione, più quello, inevitabilmente, ti tradirà con le sue beffe subdole, con i suoi acidi capricci.
Per “La Stanza”, al secolo Emil Moore, le alternative erano due, se sperava di sopravvivere alla croce di una fragile fisicità. Rinnegarla completamente, e questo sarebbe stato o un suicidio, o un patetico tentativo di auto inganno. Oppure trasformarla in uno strumento, come la maniglia di una porta, un noioso ma inevitabile tramite per “qualcos’altro”. Emil aveva scelto questa seconda opzione.
Teoria dei giochi ed economia: quando gli attori sono piu' prudenti, il sistema economico diventa piu' imprevedibile
05 Apr 2017 Scritto da Bocconi UniversityPierpaolo Battigalli
In una nota su Econometrica Battigalli, Cerreia-Vioglio, Maccheroni e Marinacci dimostrano che l'avversione all'incertezza, in una situazione di interazione strategica tra attori, ha l'effetto controintuitivo di rendere gli esiti più difficili da prevedere . In A Note on Comparative Ambiguity Aversion and Justifiability (in Econometrica, Vol 84, Issue 5, 1903-1916, DOI: 10.3982/ECTA14429), Pierpaolo Battigalli, Simone Cerreia-Vioglio, Fabio Maccheroni e Massimo Marinacci del Dipartimento di Scienze delle decisioni della Bocconi tornano ad analizzare gli effetti dell’avversione all’incertezza sui processi decisionali, come avevano già fatto di recente in un articolo sull’American Economic Review.
Car sharing: ecco le città più condivisibili
06 Mar 2017 Scritto da Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), Mit, Cornell UniversityUn team di ricercatori di Istituto di informatica e telematica del Cnr, Mit, Cornell University e Uber ha utilizzato i big data per predirne l’effetto in 30 città: lo studio potrebbe fornire indicazioni per trasformare il futuro del trasporto a livello globale. Milano ha un potenziale di condivisione dei viaggi cinque volte maggiore di Roma. A livello globale, ai primi posti New York e Vienna. La ricerca pubblicata su Nature Scientific Reports.
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), del Mit, della Cornell University e della società Uber ha utilizzato una quantità senza precedenti di dati sulla mobilità per predire le potenzialità del ride-sharing in 30 città globali. Attraverso l’analisi di oltre 200 milioni di viaggi di taxi effettuati a New York, Singapore, San Francisco e Vienna, i ricercatori hanno scoperto le leggi della mobilità condivisa che possono essere applicate a qualsiasi città. La ricerca, pubblicata nel numero di marzo 2017 della rivista Nature Scientific Reports, potrebbe fornire indicazioni per trasformare il futuro del trasporto a livello globale.
COMUNICATO STAMPA
L’empatia influisce sulle reazioni emotive scaturite da decisioni difficili, ma non determina tali decisioni
Una ricerca SISSA ridimensiona la componente emotiva nelle decisioni morali
L’empatia e la capacità di comprendere e rendere esplicite le emozioni che proviamo non influiscono sulle nostre decisioni morali. Questo è quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sulla rivista Social Neuroscience e guidato dalla neuroscienziata della SISSA Marilena Aiello. Le nostre scelte non dipendono dalla nostra empatia. Quello che cambia, invece, è il coinvolgimento emotivo, più marcato nelle persone più empatiche. Soprattutto se si sceglie di prendere delle decisioni scomode pur di massimizzare il benessere comune.
Le donne sono la chiave per costruire un mondo libero da fame e povertà
16 Dic 2016 Scritto da Ufficio Stampa FAO RomaMa la disuguaglianza di genere mette un freno allo sviluppo sostenibile.
Raggiungere la parità di genere e dare maggiori strumenti alle donne non è solo la cosa giusta da fare, ma è un ingrediente fondamentale nella lotta contro la povertà estrema, la fame e la malnutrizione, ha affermato oggi il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva, intervenendo ad un evento ad alto livello co-organizzato dalla FAO, dalla Commissione europea e dalla Presidenza slovacca del Consiglio dell'Unione Europea, in collaborazione con il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), con il Programma Alimentare Mondiale (WFP) e con UN Women.
Abstract
Gravità e drammaticità di un atto, per taluni aspetti simbolico, in una Napoli che non trova pace. Cultura, Musei e diffusione delle conoscenze scientifiche contro la barbarie che ha distrutto lo scorso quattro marzo la Città della Scienza di Napoli, il Complesso sorto negli anni Novanta del Novecento nell’ex Area industriale dell’ITALSIDER di Bagnoli (Na).
Il rogo, che ha cancellato soprattutto l’Area museale del Complesso (lato mare) di 12 mila metri quadrati di superficie della Città della Scienza di Napoli, può essere classificato come un vero atto di barbarie culturale che offende tutti. L’incendio – quasi certamente di origine dolosa, considerata la dinamica dello sviluppo delle fiamme in più parti del Complesso stesso – ha ridotto in cenere non solo un Organismo culturale per la diffusione delle conoscenze, ma soprattutto un simbolo etico della Napoli scientifica e culturale. Un Organismo, fiore all’occhiello della Napoli di ingegno, la Napoli colta e produttiva che aveva inteso negli anni Novanta la sua Città della Scienza come un esempio di riscatto sociale, un messaggio al Paese.
Il Direttore Generale della FAO ricorda l’Ambasciatrice di Buona Volontà Rita Levi Montalcini
03 Gen 2013 Scritto da FAO
La grande scienziata e Premio Nobel è stata una “sostenitrice instancabile di un mondo libero dalla fame”
Roma, 31 dicembre 2012 - "La scomparsa della scienziata e Premio Nobel Rita levi Montalcini ci ha privato di una sostenitrice appassionata ed instancabile di un mondo libero dalla fame", ha dichiarato oggi il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva, commemorando la morte di Rita Levi Montalcini, Ambasciatrice di Buona Volontà della FAO dal 1999.
"La Professoressa Montalcini è stata riconosciuta internazionalmente come una delle menti più brillanti e feconde. Alla FAO abbiamo avuto il piacere e l'onore di conoscerla anche come un'amica saggia e generosa, impegnata in prima persona nella lotta per un mondo libero dalla fame", ha affermato Graziano da Silva.
"La FAO le sarà sempre riconoscente per aver contribuito personalmente a mantenere l'impegno di porre fine a fame, malnutrizione e povertà estrema all'ordine del giorno dell'agenda internazionale", ha poi aggiunto.
Rita Levi Montalcini, medico e neurobiologa, nel 1986 è stata insignita del Premio Nobel per la medicina e nominata senatrice a vita della Repubblica Italiana. In veste di Ambasciatrice di Buona Volontà della FAO ha scritto articoli ed editoriali sull'emergenza fame ed ha partecipato con regolarità a tutti gli eventi ad alto livello della FAO.
In uno dei suoi interventi più recenti la Montalcini si è rivolta in modo particolare ai giovani esortandoli ad impegnarsi maggiormente nell'eliminazione della fame da lei definita "una tragica realtà".
Foto: Presidenza della Repubblica
I testimoni dell'innovazione. Intervista con il prof. Roberto Panzarani
31 Gen 2004 Scritto da Guido DonatiFormare significa lavorare al fianco dei ricercatori
Il modello Italia ha finito il suo ciclo. L'allarme lanciato su "Affari e Finanza" di Repubblica da Gian Maria Gros Pietro presidente di Autostrade e docente di Economia Manageriale all'Università di Torino, rischia di non essere più una voce isolata. Ordini in calo, contrazione della domanda e del fatturato (i dati Istat relativi al mese di agosto parlano di un calo del 5,4% per il fatturato industriale e del 3,7% della produzione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), rallentamento della competitività sono tutti fattori negativi che non possono essere trascurati. La denuncia del manager, che è stato Presidente di ENI ed IRI si concentra soprattutto su un dato: in Italia si fa poca ricerca e molta innovazione di prodotto, questo fa si che : "siamo dove non c'è molto futuro, ma non siamo dove il futuro è importante, ovvero nella microelettronica, nell'Infomation Technology, nelle biotecnologie, nelle nanotecnologie e nuovi materiali che sono i fattori chiave della prossima rivoluzione industriale".
I risultati dei più recenti studi pongono al primo posto nella classifica dei desideri degli italiani “il lavoro”, che ha scavalcato nella graduatoria quello che per lungo tempo lo aveva preceduto: la casa, elemento che certo non stupisce se messo in relazione ai dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro Paese.
In Italia un giovane su 3 non lavora. Questo dato diviene ancora più preoccupante se ad essere considerate sono specifiche categorie quali disoccupazione del meridione e femminile per cui il lavoro non è più un dovere, nè un diritto ma solo una chimera.
Motivo di preoccupazione non è solo l'assenza o comunque la forte carenza di domanda di lavoro, ma soprattutto lo svilimento e la negazione che questo diritto subisce.
“I diritti umani rappresentano le fondamenta di libertà, pace, sviluppo e giustizia”, con queste parole si è aperto il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani celebrata il 10 dicembre 2010. Una giornata in cui il sessantaduesimo anniversario della firma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e' stato ancora una volta occasione per creare un ponte virtuale tra il coraggio di coloro che alla fine del secondo conflitto mondiale hanno redatto il documento considerato la più alta manifestazione del "consensus omnium gentium", ed il coraggio di coloro che ogni giorno si battono in ogni angolo del pianeta per affermarne i principi ivi sanciti.
Politici, giornalisti, appartenenti alle organizzazioni non governative o singoli individui che costituiscono una società civile transnazionale che quotidianamente si confronta con violazioni, abusi, pregiudizi ed indifferenza. Il livello di tutela dei diritti umani e' differente nelle diverse aree del globo. Il Continente europeo rappresenta un modello per le organizzazioni internazionali a carattere regionale impegnate nella tutela dei diritti in generale.