Il primo avvistamento è stato fatto la sera del 21 luglio da alcune persone che avevano notato la tartaruga nei pressi dello stabilimento balneare La Goletta. A causa del disturbo però, la tartaruga ha deciso di rientrare in acqua. Per fortuna, passata la paura per questo insolito incontro, ha tentato lo “sbarco” una seconda volta in piena notte, ma distante dal primo “approdo”, trovando per fortuna un luogo sicuramente più idoneo, in quanto privo di luci nella zona dunale e in assenza di persone.
Il ritrovamento è stato fatto la mattina successiva dai volontari del WWF Grosseto e dai collaboratori di WWF Oasi e dell’Associazione Occhio in Oasi, che gestisce il Centro di Educazione Ambientale proprio al Casale WWF Giannella. La collaborazione dell’Amministrazione comunale, nella persona del Sen. Roberto Berardi, che già dalla sera prima era intervenuto mettendosi a disposizione, ha garantito poi che la pulizia degli arenili prevista al mattino non danneggiasse le eventuali tracce. Il nido è stato preso in cura dal WWF che lo seguirà fino alla schiusa delle uova, che avverrà tra circa 50-60 giorni.
Sono stati immediatamente avvisati gli organi competenti (Guardia Costiera, Osservatorio Toscano per la Biodiversità) e il comune di Orbetello nella persona dell’assessore all’Ambiente Luca Minucci. L’area è subito stata messa in sicurezza dalla Guardia costiera e successivamente anche dalla ditta SerTur per conto del Comune di Orbetello.
Nella mattinata odierna è stato fatto il sopralluogo da parte degli esperti del WWF autorizzati, in diretta video con il Prof. Paolo Casale, referente scientifico del progetto. Hanno confermato l’avvenuta deposizione, ma dopo una attenta valutazione hanno deciso di non indagare ulteriormente, evitando dunque lo scavo in cerca di uova, dal momento che era evidente dall’interpretazione delle tracce. La scelta risulta particolarmente importante per evitare qualsiasi interferenza umana alla specie, un approccio che lascia un minimo margine di incertezza, ma che garantisce al 100% le scelte evolutive e biologiche delle tartarughe marine, che sopravvivono nei nostri mari oramai da milioni di anni.
Il WWF e l’Amministrazione comunale ringraziano quindi tutte le persone coinvolte, dalle autorità ai singoli cittadini, che hanno permesso di individuare e tutelare il sito di nidificazione della tartaruga marina. Speriamo che l’estate non abbia finito di sorprenderci e che altre tartarughe possano depositare le loro uova nelle spiagge della Maremma. Ci appelliamo infine alla sensibilità di tutti i bagnanti invitandoli a non interferire in caso di avvistamenti di tartarughe marine sulla spiaggia, ma di avvisare immediatamente la Guardia Costiera al 1530; anche in caso di ritrovamento di tracce seguire sempre la stessa procedura.