Scienza, cultura e societa’ del ‘900 nel carteggio inedito(1934-1972) tra Mario G. Salvadori e Mauro Picone, eminenti matematici italiani

Il volume:“Mario G. Salvadori e Mauro Picone”, edito dal CNR, segue altre pubblicazioni di Andrea Celli, Angelo Guerraggio, Maurizio Mattaliano e Pietro Nastasi, aventi tutti il pregio di contribuire a diffondere la  storia della Matematica e dell’Informatica in Italia, e di evidenziare il ruolo, spesso determinante, svolto in questo campo dall’Istituto Applicazioni del Calcolo (IAC) nell’ambito delle attività di ricerca del CNR. Il libro è frutto del serio impegno dei curatori: Andrea Celli, Maurizio Mattaliano e Pietro Nastasi nel settore storico-scientifico, sviluppato grazie alla documentazione recuperata all’interno del prezioso Archivio dell’IAC “Mauro Picone”/CNR.

Il volume presenta il notevole carteggio intercorso tra i due importanti matematici italiani del ‘900, Picone e Salvadori, nel periodo 1934-1972. La corrispondenza inedita pubblicata si presta molto ad interpretare, tra l’altro, l’evoluzione personale e professionale dei due studiosi nelle diverse ed importanti fasi della loro vita:” dalle asimmetriche esistenze, alle leggi razziali, alla guerra e ad un dopoguerra  non meno aspro e difficile”, come sottolineano i curatori del libro. Da un certo  punto di vista il volume bene si affianca all’autobiografia  di Salvadori: “A tangential life”.  Dall’importante carteggio traspare chiaramente come la collaborazione tra Picone e  il suo ex allievo Salvadori risulterà particolarmente preziosa per entrambi. Infatti, Salvadori, in virtù delle sue doti, della  preparazione scientifico-tecnica, dei legami con ambienti importanti americani, rappresenterà per Picone un’insostituibile risorsa.  Dal canto suo, l’IAC,  grazie ai meriti ed alla considerazione scientifica che ha saputo conquistarsi  sotto la magistrale guida del suo fondatore Mauro Picone, rappresenterà per Salvadori un ottimo lasciapassare per potersi accreditare significativamente nel sistema accademico e professionale statunitense. Va osservato che gli eventi politici, tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, cambieranno in parte la direzione presa  dalla carriera di Salvadori, che lascerà l’Italia a seguito delle leggi razziali per raggiungere gli USA. Ciò nonostante i due scienziati rimarranno  professionalmente ed affettivamente legati da reciproca stima e profondo rispetto.

Come ha avuto modo di sottolineare Luigi Nicolais, Presidente del CNR, nella sua incisiva presentazione al volume, appare evidente come Picone e Salvadori abbiano ben incarnato lo spirito del CNR da un lato proiettato  verso lo sviluppo di ricerche d’avanguardia e la collaborazione di scienziati di discipline diverse, dall’altro attento a garantire una positiva ricaduta dei risultati della ricerca scientifica sulla società e le attività produttive in particolare, per contribuire allo sviluppo culturale nonché economico del Paese.

Grazie al meticoloso lavoro d’archivio dei curatori, nelle pagine del libro ben si delineano le figure dei due eminenti studiosi. Le loro vicende e i loro rapporti hanno influito sulla vita del CNR, dalla ristrutturazione dell’Ente avvenuta con Guglielmo Marconi, fino al dopoguerra, con la nascita dell’Informatica. Sicuramente il matematico Picone è, rispetto al suo ex allievo Mario Salvadori, relativamente più noto, almeno all’interno del CNR e tra gli storici della scienza. La sua intuizione sull’importanza che avrebbe avuto per la ricerca applicata la nascita del Calcolo automatico, lo spinse a fondare, nel 1932, l’IAC/CNR, che rappresenterà una novità anche a livello internazionale tale da essere preso come esempio di Organismo scientifico da imitare.

Tra gli aspetti più interessanti dell’attività di Picone  va considerata la sua abilità nell’inserire in ricerche fortemente applicate alcuni dei migliori scienziati teorici dell’epoca: da Renato Caccioppoli  a  Carlo Miranda , Giancarlo Cimmino e Lamberto Cesari; da Gaetano Fichera  e  Aldo Ghizzetti a Wolf Gross, Corrado Bohm, Ennio De Giorgi, ed altri ancora. In tal modo l’IAC raggiunse un livello di eccellenza scientifica tale da indurre in seguito l’UNESCO a scegliere Roma e il CNR come sede del nascente International Computing Center. Va ricordato inoltre che, fin dal 1944, Picone era stato tra i primi in Italia ad occuparsi di calcolatori elettronici, e che già nel 1952  egli, con l’aiuto di Howard H. Eiken e della Olivetti, aveva pronto il progetto per la costruzione del primo grande computer italiano. Questo ed altri progetti successivi si giovarono della preziosa collaborazione di  Salvadori  stabilitosi negli USA.

Certamente Mario Salvadori costituì un’importante figura di riferimento nei programmi e nei progetti di Picone, sia per la sue grandi capacità, sia per l’alta consulenza scientifica diretta ad instaurare  collaborazioni  con le maggiori università e centri di studio e di ricerca americani. Le straordinarie capacità di Salvadori gli consentirono di fungere da interfaccia tra scienziati di diversa formazione; primi tra questi matematici e fisici, poi ingegneri ed architetti. Alla base della sua particolare attività stava, indubbiamente, una non comune capacità di comunicazione e, soprattutto, una fortissima competenza nella meccanica strutturale e nell’ingegneria civile riconosciutegli sia in ambito accademico (Columbia University, Princeton, etc.), sia in quello professionale.

Socialmente impegnato, prima come antifascista in Italia, poi in difesa dei diritti civili negli USA, Mario G. Salvadori si è distinto ancora per il suo grande interesse ed impegno verso la divulgazione scientifica a tal punto da costituire  il “Salvadori Center”, finalizzato a suscitare l’interesse dei giovani per la scienza e la tecnologia. Persona di alto spessore scientifico e morale, egli ha sempre nutrito grande rispetto e gratitudine per il suo Maestro, come scrisse nel 1952: “I libri e gli individui dai quali ho imparato quello che so di Calcolo numerico sono troppi per essere elencati, ma desidero esprimere la mia gratitudine al Prof. Mauro Picone, Direttore dell’IAC/CNR, che per primo mi insegnò ad amare i numeri mentre ero suo studente all’Università di Roma”.

Al Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha editato il libro, ai suoi curatori:  Celli, Mattaliano e Nastasi, i lettori attenti, la comunità storico-scientifica italiana, più in generale, non possono che esprimere gratitudine per il loro impegno nella diffusione della conoscenza.

 

Titolo: MARIO  G. SALVADORI E MAURO PICONE ;  Autori: A. Celli, M. Mattaliano, P. Nastasi (a cura di); Editore: CNR, pp.368, Euro 15

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