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Il Parco dei Castelli Romani è una delle aree naturali protette del Lazio con maggiore eterogeneità ambientale. L'uomo ne ha forgiato il paesaggio oggi caratterizzato da un articolato mosaico di aree boscate, rilievi collinari con pascoli, vigneti e oliveti, conche lacustri, aree urbanizzate, centri storici e aree archeologiche. In un territorio con queste caratteristiche i micromammiferi possono svolgere il ruolo di indicatori delle variazioni degli habitat naturali. I dati rilevati, messi a confronto con le informazioni raccolte in passato, contribuiscono a ricostruire l'evoluzione dei vari ambienti e saranno di aiuto al momento di prendere delle decisioni gestionali con l'obiettivo della salvaguardia del territorio.

 

Per maggiori info: http://www.parchilazio.it/pubblicazioni-287-atlante_i_micromammiferi_del_parco_naturale_regionale_dei_castelli_romani

Questo volume cerca di dare una serie di informazioni di base su alcune tra le moltissime specie estranee alla flora e alla fauna del Lazio, per aiutare a comprendere meglio nel concreto quali siano, come sono arrivate, quali conseguenze producono e quali azioni intraprendere per contrastare la loro diffusione. 
La presente pubblicazione rientra nell’ambito del progetto europeo CSMON-Life. 
 

Per maggiori info: http://www.parchilazio.it/pubblicazioni-356-atlante_specie_aliene

 

Il volume fa parte di un progetto ampio, iniziato fin dagli anni ’80 e proseguito fino ad oggi con più di 2.000 escursioni svolte dall’Autore, che hanno permesso, insieme alla consultazione di dati di erbario e bibliografici ed al supporto di collaboratori (dott. M. Iocchi e dott.ssa S. Paglia), di redigere un elenco con le mappe distributive di tutte le specie laziali che ammontano finora a più di 3.499 entità. L’opera dal titolo “Cartografia della Flora Vascolare del Lazio” si sviluppa in più volumi. Il presente volume contiene la parte generale, area di studio e metodi, e analizza nel dettaglio la presenza e la distribuzione regionale della flora alloctona.

Un capitolo originale curato da Lostia, Lucchese e Locchi sviluppa su base statistica una proposta di prioritizzazione delle aree e delle specie al fine di ottimizzare quegli interventi attivi necessari a contenere l’introduzione e la diffusione delle alloctone che minacciano la biodiversità della regione.

 

Il volume rientra nel Progetto europeo CSMON - Life 

Per maggiori info: http://www.parchilazio.it/pubblicazioni-355-atlante_della_flora_vascolare_del_lazio

Il volume fa parte di un progetto ampio, iniziato fin dagli anni ’80 e proseguito fino ad oggi con più di 2.000 escursioni svolte dall’Autore, che hanno permesso, insieme alla consultazione di dati di erbario e bibliografici ed al supporto di collaboratori (dott. M. Iocchi e dott.ssa S. Paglia), di redigere un elenco con le mappe distributive di tutte le specie laziali che ammontano finora a più di 3.499 entità. L’opera dal titolo “Cartografia della Flora Vascolare del Lazio” si sviluppa in più volumi. Il presente volume contiene la parte generale, area di studio e metodi, e analizza nel dettaglio la presenza e la distribuzione regionale della flora alloctona.

Un capitolo originale curato da Lostia, Lucchese e Locchi sviluppa su base statistica una proposta di prioritizzazione delle aree e delle specie al fine di ottimizzare quegli interventi attivi necessari a contenere l’introduzione e la diffusione delle alloctone che minacciano la biodiversità della regione. Il volume rientra nel Progetto europeo CSMON - Life 

 

Per maggiori informazioni: 

http://www.parchilazio.it/pubblicazioni-355-atlante_della_flora_vascolare_del_lazio

Pdf: https://www.google.com/url?q=http://www.parchilazio.it/documenti/pubblicazioni/pdf_completo_ilovepdf_compressed_1_1_118_corretto.pdf&sa=U&ved=0ahUKEwjDmPrwjIPZAhUS-qQKHSBQDgMQFggNMAE&usg=AOvVaw2MSo23Ikp4-JQreWnTB97t

 

Villa Maria Luisa

 

Postfazione di Pietro Greco

 

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La scienza e le sue applicazioni tecnologiche permeano la vita quotidiana, entrano nelle città e nelle case e invadono il dibattito pubblico. Pochi sono però preparati a comprenderne il modo di operare, perché la divulgazione privilegia la semplice illustrazione dei fatti, a discapito dei principi generali che danno senso ai fatti stessi.

La scienza si fonda sull’evidenza, ma è la decisione della comunità scientifica a stabilire se questa evidenza è sufficiente per fare accettare una nuova ipotesi e una nuova scoperta. Il consenso, codificato dalla revisione dei pari (peer review), conferisce alle conoscenze scientifiche un’autorità che trascende quella dei singoli scienziati.

Pur non avendo certezze assolute, la scienza è il mezzo più potente di cui l’uomo dispone per discernere tra fatti e fantasie, tra razionale e irrazionale. Familiarizzare tutti con i criteri di accreditamento dell’evidenza scientifica è un compito urgente: gli scienziati non possono semplicemente spiegare quello che conoscono, ma devono dire come lo conoscono, in modo che diventi chiaro che la fiducia nella scienza non è cieca ma è basata sulla valutazione critica delle prove. Se questa consapevolezza non è sufficientemente diffusa, il dialogo con il pubblico si trasforma in uno sterile scontro che alimenta polemiche devastanti, come quelle recenti sull’uso dei vaccini o sui rischi del riscaldamento globale.

Sabato 23 maggio ore 9.30

Presentazione del libro “Modificazioni espansive dei genitali femminili tra eredità e ambiente”

Africa: passaggi di età attraverso il rito
di Pia Grassivaro Gallo e Lucrezia Catania (edizioni Altravista)
Presso Centro Servizio agli Anziani “Villa delle Magnolie” Via Giovanni XXIII, 5 Monastier di Treviso

Ai curatori,  Andrea Celli e  Maurizio Mattaliano, del recente volume “EUGENIO ELIA LEVI. Le speranze perdute della matematica italiana”(Università “Luigi Bocconi”-Egea editore, Milano, 2015), va riconosciuto il merito per il meticoloso lavoro di ricerca svolto, e di sicuro interesse storico-scientifico per la ricchezza dei documenti inediti recuperati in anni di intenso impegno professionale. Il volume – pubblicato in occasione della ricorrenza del Centenario dell’inizio del primo conflitto mondiale in cui perse la vita il brillante giovane matematico E.E.Levi - ha il pregio di rendere partecipe il lettore di situazioni e stati d’animo particolari, grazie alla molteplicità di informazioni presenti nella cospicua corrispondenza di E.E.Levi. I curatori  Celli e Mattaliano - attenti studiosi dell’Istituto di Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” (IAC), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - si occupano da anni di temi legati alla storia della Matematica e dell’Informatica italiana del Novecento.

Il volume:“Mario G. Salvadori e Mauro Picone”, edito dal CNR, segue altre pubblicazioni di Andrea Celli, Angelo Guerraggio, Maurizio Mattaliano e Pietro Nastasi, aventi tutti il pregio di contribuire a diffondere la  storia della Matematica e dell’Informatica in Italia, e di evidenziare il ruolo, spesso determinante, svolto in questo campo dall’Istituto Applicazioni del Calcolo (IAC) nell’ambito delle attività di ricerca del CNR. Il libro è frutto del serio impegno dei curatori: Andrea Celli, Maurizio Mattaliano e Pietro Nastasi nel settore storico-scientifico, sviluppato grazie alla documentazione recuperata all’interno del prezioso Archivio dell’IAC “Mauro Picone”/CNR.

Fino agli inizi del ventesimo secolo, chiunque desiderasse sapere qualcosa sul tempo non doveva far altro che rivolgere le sue domande ai filosofi, che di quell’argomento stavano discutendo da secoli, o ai primi incerti psicologi ancora molto intrisi di neurologia, che stavano provando a infilare quel parametro entro i loro (spesso errati) modelli di funzionamento del pensiero ritenendoli paralleli a quelli dell’attività nervosa del cervello. Nel 1905 improvvisamente le cose cambiarono, anche se il mondo, compreso quello scientifico, se ne sarebbe accorto soltanto diverso tempo dopo: quell’anno un semi-sconosciuto impiegato all’Ufficio Brevetti di Berna pubblicò un articolo destinato a rivoluzionare lo sviluppo della fisica. Oggi tutti sanno che quell’impiegato si chiamava Albert Einstein, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni, e che quella sua pubblicazione riguardava la “relatività speciale”, che di presentazione ha invece ancora bisogno, perché non essendo insegnata ubiquitariamente nelle scuole rappresenta per molti italiani una sorta di “buco nero” nel terreno della conoscenza.

Prima di presentare questo libro voglio ringraziare Candace M. Hansen, portavoce dell'Amphibian Survival Alliance, che ci ha regalato una opportunità di conoscenza segnalandoci uno splendido ed importante testo frutto dell'esperienza, dell'entusiasmo, della voglia di proteggere una parte di questo nostro pianeta che stiamo più o meno volontariamente distruggendo.
Non so se sia peggio distruggere con la consapevolezza di ciò che si attua o agire senza sapere cosa si stia facendo.

L'Amphibian Survival Alliance è la più grande associazione al mondo per la conservazione degli anfibi.

 

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