Ottobre 2024



Research published in Nature Genetics on Oct.14, by Yale Cancer Center researchers at Yale School of Medicine, found a higher concentration of a specific kind of DNA — extrachromosomal or ecDNA — in more aggressive and advanced cancers that could mark them as targets for future therapies.

Using data available from The Cancer Genome Atlas, the International Cancer Genomics Consortium, the Hartwig Medical Foundation, and the Glioma Longitudinal Analysis Consortium, the researchers considered more than 8,000 tumor samples, divided between newly diagnosed untreated tumors and those that had been through previous treatments such as chemotherapy, radiation, and others. They found significantly higher amounts of ecDNA in tumors from previously treated patients, leading to the theory that ecDNA might give a survival advantage to those tumors.

Pubblicato in Scienceonline


Secondo il WWF è indispensabile non rinviare il regolamento UE per un mercato alimentare anti-deforestazione


Il sistema alimentare globale è intrinsecamente illogico. Utilizza il 40% della superficie terrestre libera da ghiacci, è la principale causa di perdita di biodiversità, è responsabile del 70% del consumo di acqua dolce e di oltre un quarto delle emissioni di gas serra. Ciononostante, quasi un terzo della popolazione mondiale non ha cibo a sufficienza. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, il WWF, nell’ambito della sua campagna Our Future, torna a richiedere alle istituzioni maggior cura del sistema alimentare e con esso delle risorse naturali e degli ecosistemi che sfrutta, riportando l’attenzione sui risultati della perdita di biodiversità analizzati nel Living Planet Report 2024 pubblicato a livello globale la scorsa settimana.

Pubblicato in Ambiente


Un team internazionale di ricercatori coordinato dal Labanof dell’Università Statale di Milano ha esaminato 492 scheletri della collezione osteologica di Milano per far luce sulle dinamiche di sopravvivenza e mortalità femminile in città dall’epoca Romana al periodo contemporaneo. I risultati rivelano significative differenze di genere evidenziando come la vita media di una donnasia dipesa dall’interazione di diversi fattori culturali, sociali e biologici, primo fra tutti il rischio legato al momento della gravidanza e del parto. Si è visto quindi che in epoche in cui la donna ha avuto maggior assistenza in queste fasi cruciali, come nel Medioevo, l’aspettativa di vita migliora. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Scientific Reports.

Altro che secoli bui: il Medioevo, almeno per le donne milanesi, vide un notevole miglioramento delle condizioni sociali, culturali e biologiche che si tradusse in un aumento dell’aspettativa di vita rispetto all’epoca Romana (da 36 a 40 anni). Le donne furono meno longeve e più a rischio di morte durante le epoche romana e moderna, mentre in epoca contemporanea, per la prima volta, le donne vivono più a lungo rispetto agli uomini.

Pubblicato in Scienza generale
Martedì, 15 Ottobre 2024 13:16

New test improves diagnosis of allergies



Researchers at the University of Bern and Bern University Hospital have developed a test to simplify the diagnosis of allergies. Its effectiveness has now been confirmed in clinical samples from children and adolescents suffering from a peanut allergy. The results could fundamentally improve the clinical diagnosis of allergies in future.

Food allergies are a major health problem worldwide. In some countries, up to 10% of the population is affected, mainly young children. Peanut allergy, in particular, is one of the most common diseases and often manifests itself in severe, potentially life-threatening reactions. The stress of food allergies not only affects the individuals concerned, but also has far-reaching consequences for their families, the health system and the food industry. The oral food challenge test, in which people consume the allergen (such as peanut extract) under supervision to test the allergic reaction, is still considered the gold standard in diagnosis. However, the method is complex and carries health risks. The allergen skin prick test and blood test are often not very accurate, which can lead to misdiagnoses and unnecessary food avoidance.

Pubblicato in Scienceonline


Il Dipartimento di Medicina sperimentale alla guida del progetto collaborativo finalizzato alla realizzazione di un database di dati demografici e clinici dei pazienti che sarà reso operativo in una piattaforma digitale implementata da Bluecompanion
L’Unità di ricerca di Scienza dell'alimentazione e nutrizione umana del Dipartimento di Medicina sperimentale, con il coordinamento di Lorenzo Donini ha avviato e sta conducendo un progetto collaborativo con Bluecompanion per lo sviluppo di un registro elettronico (Sarcopenic Obesity e-Registry) per l’obesità sarcopenica, una condizione clinica caratterizzata dalla combinazione di obesità e sarcopenia, ovvero una ridotta massa muscolare scheletrica accompagnata da ridotta funzionalità muscolare.

Pubblicato in Medicina



Uno studio internazionale a cui hanno partecipato, per l’Italia, anche ricercatori dell'Istituto di biofisica del Cnr e della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha mappato per la prima volta il genoma dello squalo della Groenlandia, il vertebrato più longevo al mondo. Il lavoro, pubblicato su BioRxIv, getta nuova luce sui meccanismi che rendono possibile la sua straordinaria longevità

 Lo squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus), un elusivo abitante delle profondità dell'Atlantico settentrionale e dell'Oceano Artico, è il vertebrato più longevo al mondo, con una durata di vita stimata di circa 400 anni: un team internazionale di studiosi ne ha mappato per la prima volta il genoma, facendo così luce sui meccanismi molecolari associati alla longevità di questa straordinaria specie.

La ricerca, pubblicata come preprint su BioRxiv, ha coinvolto istituzioni tedesche - il Fritz Lipmann Institute on Aging (FLI) di Jena e la Ruhr University di Bochum- danesi -l’Università di Copenhagen- e, per l’Italia, l'Istituto di biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibf) e la Scuola Normale Superiore di Pisa, oltre ad altre istituzioni.

Pubblicato in Scienza generale


Fecal microbiota transplants, or FMTs, are a magic bullet for patients with recurring infections from Clostridioides difficile (C. diff), but researchers are only beginning to understand why. A new in-depth study of pre- and post-transplant microbiomes shows that FMTs result in an increase of bacteria that inhabit the same niche within the gut as C. diff, but without the negative consequences. The work could be an important step toward isolating more targeted treatments for patients with recurrent C. diff infections.

“Fecal transplants from healthy donors are able to treat patients with recurrent C. diff sometimes very quickly – they save lives,” says Casey Theriot, professor of infectious disease at North Carolina State University and corresponding author of the study. “But FMTs are not standardized and may have unknown long-term health consequences, so we need to move toward more targeted therapies. To that end, we looked at FMT recipients’ microbiome and metabolome, or small molecules inside the gut, to see how FMTs change that environment.”

Pubblicato in Scienceonline


La mozione, presentata dai Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio, chiede al Consiglio regionale del Piemonte di promuovere la transizione cage-free e di assicurare che in tutte le mense pubbliche della regione i prodotti di origine animale utilizzati provengano da allevamenti senza gabbie.

Dopo la risoluzione adottata nel 2021 dall’Emilia Romagna e dalla Campania, che sollecitano il divieto di uso delle gabbie negli allevamenti regionali, anche il Piemonte può ora decidere di schierarsi dalla parte del benessere animale. La mozione presentata a livello regionale è infatti in linea con l’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” che ha raccolto 1,4 milioni di firme di cittadini di tutta l’Unione Europea, di cui 90 mila in Italia, diventando la terza ICE con il più alto numero di firme raccolte in assoluto e la prima ICE di successo sul benessere degli animali allevati.

Pubblicato in Ambiente

 

A team of international researchers has developed a natural fabric that urban residents could wear to counter rising temperatures in cities worldwide, caused by buildings, asphalt, and concrete.

As heatwaves become more prominent, cooling textiles that can be incorporated into clothes, hats, shoes and even building surfaces provide a glimpse into a future where greenhouse gas-emitting air conditioners may no longer be needed in our cities.

Pubblicato in Scienceonline
Domenica, 13 Ottobre 2024 06:49

Plants Save Energy when Absorbing Potassium

 



Potassium is one of the nutrients that plants need in large quantities. However, the amount of potassium in the soil can vary greatly: potassium-poor soils can contain up to a thousand times less of this nutrient than potassium-rich soils. To be able to react flexibly to these differences, plants have developed mechanisms with which they adapt their potassium uptake to the respective soil condition.

Like the cells of the human body, plant cells also work with an operating potassium concentration of around 100 millimolar. If the roots find a potassium source with a significantly lower concentration or only traces of it, they can only absorb the potassium into their cells by expending energy. This is achieved by the interaction between the potassium ion channel AKT1 and the potassium transporter HAK5.

Research is Relevant for Plant Breeding

‘Although HAK5 has been known since the late 1990s, its transport mechanism has so far remained largely unknown,’ says Professor Rainer Hedrich from Julius-Maximilians-Universität (JMU) Würzburg in Bavaria, Germany. A team led by the Würzburg biophysicist now wanted to elucidate this mechanism: ‘Knowledge about this is important when it comes to breeding crops that also produce yields on non-fertilised or only lightly fertilised fields, i.e. that can manage with less fertiliser.’

In their experiments, the Würzburg research group led by first authors Tobias Maierhofer and Sönke Scherzer benefited from their extensive experience with the potassium channel AKT1. The group now describes their results in detail in the journal Nature Communications.

Pubblicato in Scienceonline
Pagina 1 di 2

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery