Scienzaonline - Ultimi Articoli

I pesci sbadigliano… e si contagiano a vicenda: una scoperta che riscrive l’evoluzione del comportamento sociale

I pesci sbadigliano… e si contagiano a vicenda: una scoperta che riscrive l’evoluzione del comportamento sociale

23 Aprile 2025

La ricerca coordinata dall’Università di Pisa pubblicata su Communications Biology....

Alimenti acidi a rischio: elementi tossici da imballaggi di carta riciclata superano i limiti di sicurezza

Alimenti acidi a rischio: elementi tossici da imballaggi di carta riciclata superano i limiti di sicurezza

22 Aprile 2025

L'impiego crescente di carta e cartone riciclati nel packaging alimentare,...

Il Ruolo del Metabolismo Lipidico nella Progressione del Cancro al Seno e nella Resistenza al Trattamento

Il Ruolo del Metabolismo Lipidico nella Progressione del Cancro al Seno e nella Resistenza al Trattamento

22 Aprile 2025

Il metabolismo dei lipidi si configura come un elemento chiave...

Colpire i biofilm batterici per superare l’antibiotico resistenza

Colpire i biofilm batterici per superare l’antibiotico resistenza

22 Aprile 2025

Il nuovo progetto di ricerca BactEradiX, finanziato dal programma europeo...

PFAS e neoplasie: uno studio sulle acque potabili statunitensi ne rivela la connessione

PFAS e neoplasie: uno studio sulle acque potabili statunitensi ne rivela la connessione

19 Aprile 2025

La diffusa contaminazione delle risorse idriche statunitensi da PFAS (sostanze...

Il genoma dei popoli nativi delle Ande si è evoluto per favorire la vita ad alta quota

Il genoma dei popoli nativi delle Ande si è evoluto per favorire la vita ad alta quota

19 Aprile 2025

Un’indagine genomica su individui di etnia Aymara, Quechua e Uros...

Tre Comuni approvano la mozione per andare oltre gli allevamenti intensivi

Tre Comuni approvano la mozione per andare oltre gli allevamenti intensivi

18 Aprile 2025

I Comuni sono in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo. La...

Venerdì, 04 Settembre 2020
Venerdì, 04 Settembre 2020 12:58

Un cervellone per svelare i segreti del COVID-19

Il Coronavirus passato ai raggi X grazie ad un progetto che permetterà di analizzare, con un database ad hoc, tutti i casi trattati presso l’ospedale (oltre 1.000 dal 20 febbraio al 2 giugno): se ne occuperà il “COVID 19 Niguarda Working Group”, gruppo di lavoro costituito per la gestione e il coordinamento di specifiche progettualità legate alla pandemia.

 

L'obiettivo
Il progetto, nato con l’approvazione del Comitato Etico Milano Area 3, servirà a garantire le migliori cure adesso e nel caso di una recrudescenza del virus, ma anche ad approfondire i numerosi interrogativi posti dalla nuova pandemia.

Nell’ambito di questo studio originale, promosso dal Dipartimento di Medicina Polispecialistica di Niguarda, si sta facendo un lavoro di strutturazione e analisi di dati complessi di carattere clinico, di laboratorio, di diagnostica per immagini e relativi alle terapie come osservato e raccolto durante la cura questi pazienti.

Lo scopo è fare ricerca e chiarezza su numerosi punti aperti relativi alla malattia da COVID, quali in primis lo studio delle possibili associazioni tra le caratteristiche del paziente come ad esempio l’età, il genere e le comorbidità con la letalità della malattia.

Sarà, quindi, possibile esplorare il ruolo potenziale di altri fattori prognostici non ancora conosciuti e che potrebbero essere utili nella gestione futura della malattia, quale l’ipotesi in corso di studio di un effetto a lungo termine sul sistema cardiovascolare con sequele sulla funzione di regolazione autonomica operata dal sistema nervoso.

Non ultima, la fotografia della situazione durante la fase di ospedalizzazione sarà utilissima durante la prosecuzione del follow-up dei pazienti dimessi come messo in atto nel programma di visita ambulatoriali dedicato a chi è stato dimesso con una diagnosi di COVID.

Pubblicato in Medicina
Venerdì, 04 Settembre 2020 12:20

Milkomeda: la “supergalassia” che verrà


Un nuovo studio internazionale, coordinato da un team del Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma, ha realizzato sofisticate simulazioni numeriche per prevedere i tempi cosmici nei quali la nostra Galassia si scontrerà con Andromeda fino a fondersi in un’unica “supergalassia". I risultati del lavoro, che gettano nuova luce sul destino del nostro sistema stellare, sono stati pubblicati sulla rivista Astronomy and Astrophysics
La nostra galassia appartiene a un ammasso di galassie detto Gruppo Locale, composto da circa settanta sistemi stellari per la maggior parte di relativamente piccole dimensioni. Il centro di massa del Gruppo Locale si trova in un punto compreso fra la Via Lattea e la Galassia di Andromeda, che sono infatti, insieme alla galassia M 33, le sue componenti principali.

Pubblicato in Astrofisica
Venerdì, 04 Settembre 2020 11:55

La psicologia delle regole: il caso COVID-19


Un nuovo studio, coordinato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma, ha indagato i processi psicologici e i condizionamenti sociali che hanno portato le persone a rispettare le regole di quarantena e di distanziamento sociale imposte dal Governo in risposta all’emergenza da Coronavirus. La ricerca, condotta su un campione di 1.520 soggetti provenienti da tutta Italia, è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology.


Fin dai primi giorni in cui in Italia sono state introdotte le misure di lockdown, è stato chiaro come, nonostante la preoccupazione generata dall’espandersi della pandemia e gli imperativi morali diffusi dai diversi esperti, le persone abbiano avuto difficoltà a rispettare la quarantena, a mantenere il distanziamento sociale e in generale ad adottare le precauzioni imposte dal Governo.

Eppure, il fatto che in molti abbiano trasgredito le regole, le abbiano adottate parzialmente o aggirate in nome di motivazioni di volta in volta convenienti e contingenti, non è del tutto sorprendente. Decine di studi psicologici hanno infatti da tempo dimostrato quanto sia difficile per le persone conformarsi alle regole, soprattutto quando queste vengono imposte dall'esterno e si basano su principi morali non sempre facili da comprendere.

Pubblicato in Medicina


Nel sito di Melka Kunture, in Etiopia, la missione archeologica della Sapienza Università di Roma ha portato alla luce, fra le centinaia di orme fossili lasciate tra 1,2 milioni e 850.000 anni fa, le più antiche impronte di piede di bambino finora conosciute. Lo studio, che offre una rara immagine dell’infanzia nei periodi più remoti della preistoria, è pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews
Melka Kunture, 50 km a sud di Addis Abeba, è un importante complesso di affioramenti archeologici situato lungo il bacino superiore del fiume Awash, sull’altopiano etiopico. In quest’area, le ricerche archeologiche sono iniziate oltre 50 anni fa e dal 2011 sono condotte dalla missione italiana guidata da Margherita Mussi e dal suo team del Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza Università di Roma.

Pubblicato in Paleontologia
Venerdì, 04 Settembre 2020 08:06

La Cataratta Secondaria


La cataratta secondaria o fibrosi capsulare é il processo di fibrosi della capsula posteriore che si opacizza causando un annebbiamento della visione.

La cataratta secondaria si manifesta nella quasi totalità delle persone che si sono sottoposte precedentemente all'intervento di cataratta. In questi pazienti, la capsula posteriore (l'unica parte del vecchio cristallino che viene mantenuta in situ su cui appoggiare il nuovo cristallino artificiale) va incontro ad un processo di progressiva fibrosi, a seguito del quale si opacizza, interferendo nuovamente con la visione del paziente. Questo fenomeno prende il nome di fibrosi capsulare o indicata più comunemente come cataratta secondaria.

La cataratta secondaria può svilupparsi in un intervallo molto variabile compreso tra 3/6 mesi fino ad alcuni anni dopo l'intervento di cataratta. Contrariamente a quanto spesso ritenuto dai pazienti, lo scadimento visivo che si avverte non dipende dall'opacizzazione del cristallino artificiale (Intra Ocular Lens IOL) impiantato che rimane perfettamente trasparente per tutta la vita del paziente ma esclusivamente dalla fibrosi della capsula posteriore sulla quale è posizionata la lente. E' pertanto improprio indicare al paziente la necessità di "pulire" il cristallino artificiale con un trattamento laser YAG.

Pubblicato in Medicina

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery