La scoperta più critica riguarda le vie di esposizione. Sebbene l'inquinamento da piombo sia solitamente collegato a miniere e rifiuti, qui le fonti primarie sono l'acqua del fiume (usata per bere e cucinare) e le munizioni da caccia al piombo. Come spiega il coordinatore della ricerca, Pedro Mayor, questo problema si estende ben oltre le comunità umane: il piombo si diffonde nella catena alimentare, contaminando la fauna selvatica (con livelli fino a 17 volte superiori ai limiti legali UE) e l'intero ecosistema.
I ricercatori avvertono che, poiché fucili da caccia e munizioni al piombo sono lo strumento principale per la caccia di sussistenza in tutte le foreste pluviali, questa minaccia ha implicazioni globali che richiedono una risposta urgente a livello politico, spingendo per la fornitura di acqua potabile filtrata e la transizione verso munizioni non tossiche.