Martedì, 09 Giugno 2020


Un nuovo studio italiano, coordinato dal Dipartimento di Fisiologia e farmacologia Vittorio Erspamer della Sapienza rivela l'esistenza di un'area cerebrale che permette alle persone dotate di ipermemoria autobiografica di "datare" i ricordi. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Cortex
Un nuovo studio interamente italiano e pubblicato sulla rivista Cortex ha rilevato cosa rende il cervello degli individui “ipermemori” capace di ricordare anche i più piccoli dettagli di ogni giorno della loro vita. Grazie all’analisi di questi individui sono state identificate le aree del cervello specificamente deputate a dare una dimensione temporale ai ricordi, organizzando quelle informazioni che nelle persone comuni restano memorie indistinte e sfocate.

Pubblicato in Medicina

 

Greenpeace pubblica oggi una  nuova indagine, “Fondi pubblici in pasto ai maiali”, che evidenzia come quasi la metà dei fondi europei destinati alla Regione Lombardia per la zootecnia – ben 120 milioni di euro – siano destinati agli allevamenti intensivi nei comuni con carichi di azoto che eccedono i limiti di legge. Secondo una relazione tecnica della Regione Lombardia, 168 comuni (uno su dieci) sono a rischio ambientale per eccessivi carichi di azoto, principalmente imputabili alle attività di zootecnia intensiva; eppure proprio in quegli stessi comuni gli allevamenti intensivi continuano a ricevere importanti finanziamenti pubblici tramite la PAC (Politica Agricola Comune), mentre le piccole aziende che producono in modo ecologico scompaiono in silenzio.

In Lombardia vengono allevati circa la metà dei suini e un quarto dei bovini del nostro Paese: un carico di liquami da smaltire eccessivo per i territori che ospitano queste attività e che non sembra andare verso una diminuzione, dato che la Regione ha fatto richiesta di deroga per innalzare la soglia massima di chili di azoto per ettaro autorizzata. Un atto che sicuramente tende a soddisfare le esigenze dei grandi allevamenti, ma che mette ulteriormente a rischio la salute delle comunità.

Pubblicato in Ambiente


Sapienza si conferma al primo posto in Italia nella classifica internazionale del Centre for World University Rankings (Cwur) resa pubblica l’8 giugno 2020. Rispetto allo scorso anno l’Ateneo ha guadagnato 24 posizioni e si colloca ora in 114ª posizione nel ranking a livello internazionale, compresa tra le Top 0,6% delle circa 20mila università censite

“Sono molto soddisfatto di questo risultato anche perché ha avuto tra i suoi punti di forza la valutazione della ricerca svolta nella nostra università” - commenta il Rettore Eugenio Gaudio - mai come in questo periodo si è diffusa la consapevolezza di quanto sia strategico a livello Paese rafforzare la ricerca nelle sue varie articolazioni e metterla a servizio dei cittadini”.

Pubblicato in Etica

 

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