Poiché la loro presenza influenza fisicamente e chimicamente le cavità degli alberi, anche a favore di altri colettori saproxilici, può essere considerata una specie ombrello e indicatrice della qualità della intera comunità saproxilica, cioè l’insieme di quelle specie legate in uno stadio del proprio ciclo vitale, al legno secco o marcescente degli alberi. I maschi adulti del coleottero Osmoderma eremita producono un particolare ferormone tanto intenso da essere percepito anche dall'uomo. Questa particolare caratteristica è stata sfruttata per prevedere il monitoraggio della specie tramite l'utilizzo di un cane "targettizzato" alla percezione e al riconoscimento specifico dell'odore emesso dal coleottero, sebbene sia stato poi applicato all’individuazione dei suoi soli stadi larvali. Al termine del periodo di addestramento, Osmodog ha dimostrato un’ottima capacità nello scovare le larve della specie target; dai test effettuati con il suo addestratore e conduttore Fabio Mosconi, Teseo ha mostrato infatti una accuracy (la percentuale totale di segnalazioni corrette) del 92% circa.
I risultati ottenuti dai test sono stati pubblicati nella rivista scientifica internazionale Nature Conservation. "L’utilizzo del cane – commenta Audisio – si è rivelato uno strumento estremamente funzionale visti i brevissimi tempi di lavoro richiesti per l’analisi dei singoli alberi; inoltre, rispetto ad altri protocolli comunemente utilizzati per il monitoraggio, è un metodo che riduce a zero l’impatto sulla specie target perché l’uso dell’olfatto previene completamente il contatto con gli esemplari e quindi elimina qualsiasi tipo di disturbo". Il progetto Mipp (Monitoraggio di insetti con la partecipazione pubblica) è un progetto del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare carabinieri, cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma LIFE+ (LIFE11 NAT/IT/000252), della durata di 5 anni, iniziato alla fine del 2012 e appena terminato il 30 settembre 2017. I beneficiari associati del progetto sono stati Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Regione Lombardia e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’Analisi dell’economia agraria – DC Firenze.