Esattamente 45 anni dopo, l’astronauta italiano Luca Parmitano ha raccontato durante la serata inaugurale del Festival della Parola, a Parma, i suoi sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale: chi meglio di Tito Stagno poteva accompagnarlo in questa occasione?
L’astronauta italiano dell’ESA, maggiore dell’Aeronautica Militare e ambasciatore del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, ha parlato di VOLARE, la sua missione da record, la prima di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Nella suggestiva cornice degli Orti di San Giovanni a Parma l’"astronauta ad honorem" Tito Stagno ha chiacchierato con Parmitano, che ha rivelato le abitudini e la quotidianità dei suoi 166 giorni in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Ha anche parlato delle sue due “passeggiate” (attività extra veicolari) nello spazio, di cui una con un imprevisto - esattamente un anno fa, il 16 luglio 2013 - quando l'acqua entrò nel casco della sua tuta da 250 chili. "Ma sono ancora qui a raccontarvelo - sdrammatizza il cosmonauta - abbiamo scoperto così un'avaria a cui non avevamo pensato".
Il momento più emozionante della serata è stato quando Tito Stagno ha chiesto all’astronauta: “E la prima parola pronunciata in orbita?" e Parmitano ha risposto: “Meraviglioso. Guardando l'alba dalla stazione spaziale, ho sorriso come un bambino”.