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La mappa mostra il sistema magmatico ricostruito sotto il Monte Etna tra i 6 e i 16 km di profondità. Le zone dove le onde sismiche viaggiano più lentamente sono indicate in rosso/giallo, mentre il sistema di fratture indotte dal magma e ricostruite dalla tomografia è rappresentato con un insieme di piani (superfici di frattura).

 

Team di ricercatori coordinato dall’Università di Padova fornisce un modello strutturale della crosta al di sotto dell’Etna e spiega perché il magma fuoriesce dalle bocche laterali
Sotto la superficie del Monte Etna, il vulcano più grande d’Europa e uno dei più attivi al mondo, si nasconde un mondo che a prima vista può sembrare immobile, ma nelle profondità della sua crosta cela un magma in continuo movimento che spinge e si accumula, trovando talvolta vie di fuga impensabili verso la superficie e scatenando incredibili eruzioni.

Pubblicato in Geologia

 


Per il WWF si tratta di un'importante misura che rafforza la tracciabilità e la trasparenza della filiera ittica


Oggi entra in vigore l’obbligo di apporre un sigillo di garanzia su ogni esemplare di tonno rosso sbarcato in porto proveniente da tutte le attività di pesca professionale. Per il WWF si tratta di un’importante misura che rafforza la tracciabilità e la trasparenza della filiera ittica e rappresenta un ulteriore strumento per contrastare la pesca illegale di una specie iconica e di grande valore commerciale come il tonno rosso.

La pesca di questa specie è regolamentata a livello internazionale dall’ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi dell’Atlantico), di cui l’Unione Europea è Parte Contraente. Tra le misure adottate dall’organismo, il Certificato Elettronico di Cattura (eBCD) assegna un codice univoco a ogni esemplare catturato ed immesso sul mercato, garantendo la tracciabilità e la trasparenza lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Pubblicato in Ambiente

 

Un metodo di fabbricazione ibrido sviluppato nell'ambito del progetto LasIonDef che combina la fabbricazione con laser e fasci di ioni per formare bit quantistici e interconnessioni ottiche nel diamante per il calcolo quantistico integrato e i sensori

 

 

Uno studio internazionale coordinato dall'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr, ha portato ad un metodo innovativo di fabbricazione di “bit quantistici” ad alte prestazioni destinati alla trasmissione di informazioni e alla sensoristica quantistica, basato su una combinazione di laser e fasci ionici nel diamante. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nano Letters, ha coinvolto numerosi giovani dottorandi aderenti al programma di formazione europeo “Marie Skłodowska-Curie”

Uno studio internazionale coordinato dall'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifn) di Milano ha rivelato che un “difetto” del diamante – materiale da tempo indagato come base per la realizzazione dei futuri computer quantistici ad alte prestazioni- potrebbe renderlo particolarmente adatto all’impiego per lo sviluppo di bit quantistici, l’unità fondamentale dell'informazione in un computer quantistico.

Pubblicato in Tecnologia


Pubblicata un’indagine su oltre 20.000 atleti che lancia l’allarme su allenamenti estremi, diete e uso di anabolizzanti per scolpire i muscoli.


Un nuovo studio condotto da un team internazionale coordinato dall’Università di Padova rivela dati preoccupanti sulla salute dei bodybuilder maschi, in particolare tra i professionisti.
La ricerca, pubblicata sull’European Heart Journal – rivista scientifica di riferimento della Società Europea di Cardiologia e una delle più autorevoli riviste scientifiche del settore – ha analizzato oltre 20.000 atleti che hanno gareggiato in eventi IFBB (Federazione Internazionale di Bodybuilding & Fitness) tra il 2005 e il 2020, con un follow-up medio di oltre otto anni.

Pubblicato in Medicina

 

Come si adattano gli organismi al cambiamento climatico? Un nuovo studio svela la complessa interazione tra diversità genetica ed evoluzione della tolleranza alla temperatura.

Il mantenimento della biodiversità dipende in modo cruciale dal potenziale evolutivo delle popolazioni di adattarsi ai mutamenti ambientali. L'accelerazione del cambiamento climatico e gli eventi di temperatura estrema ci spingono a comprendere e prevedere meglio le risposte evolutive.

In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica PNAS, i ricercatori dell'Università di Stoccolma hanno sfruttato il potere dell'evoluzione sperimentale con il sistema modello microbico del lievito (Saccharomyces spp.) per misurare il potenziale evolutivo delle popolazioni di adattarsi al futuro riscaldamento, in tempo reale e attraverso l'intero albero filogenetico delle specie.

Pubblicato in Ambiente


Nelle scorse ore per la prima volta in Italia un tribunale ha certificato un decesso come attribuibile alla contaminazione ai Pfas. Martedì scorso, infatti, il Tribunale di Vicenza ha dato ragione alla famiglia di Pasqualino Zenere, dipendente Miteni dal ’78 al ’92, prima persona che un giudice riconosce deceduta a causa dell’esposizione ai PFOA e PFOS, sostanze con cui l’operaio sarebbe entrato in contatto, durante l’orario di lavoro. Commentando questa storica sentenza, Alessandro Giannì di Greenpeace dichiara:

«La decisione del Tribunale di Vicenza, fondamentale dal punto di vista della tutela della salute delle persone, apre la strada della giustizia ambientale per chi è morto per essere venuto a contatto con i PFAS, che nei decenni da miracolo tecnologico sono diventati inquinanti eterni e cancerogeni. Tuttavia, milioni di persone, in tutta Italia, continuano a essere esposte a vari livelli a queste sostanze pericolose. Sul bando progressivo dei PFAS c’è sul tavolo a Bruxelles una proposta: che ne pensa il governo Meloni?»

Pubblicato in Ambiente


Una nuova ricerca rivela il ruolo del gene Cul4 nello sviluppo della pianta dell’orzo: agisce come un regolatore centrale della crescita, influenzando sia l’architettura del fusto e della spiga che la produzione di composti ormonali legati alla difesa della pianta. Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università di Shiraz, è pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Botany.


Un nuovo studio ha dimostrato che mutazioni nel gene Cul4 portano a cambiamenti significativi nello sviluppo della pianta di orzo, tra cui una maggiore altezza, un aumento del diametro del fusto e una variazione delle dimensioni dei chicchi. Questi effetti sono associati a un incremento nella produzione di acido jasmonico, un ormone vegetale coinvolto nella crescita e nella risposta agli stress ambientali.
La ricerca, condotta da un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Shiraz ha rivelato il ruolo chiave del gene Uniculme4 (Cul4) nell’architettura della pianta di orzo.

Pubblicato in Scienza generale

La senescenza cellulare, l'invecchiamento organismico e le patologie correlate all'età costituiscono fenomeni biologici intrinsecamente complessi, con profonde implicazioni per la salute umana. In tale contesto, il metabolismo e la metabolomica assumono ruoli centrali nella delucidazione dei meccanismi sottostanti e nello sviluppo di strategie di intervento. La presente revisione offre una prospettiva multiscala integrata, approfondendo le complesse interrelazioni tra il metabolismo, la senescenza cellulare, l'invecchiamento a livello organismico e le principali malattie croniche associate all'età, tra cui disturbi cardiovascolari, patologie neurodegenerative, diabete mellito e osteoporosi.

Pubblicato in Medicina
Giovedì, 22 Maggio 2025 08:07

Alle origini della Mesopotamia


Si è conclusa la campagna primaverile della Missione Archeologica della Sapienza nel sito di Tell Zurghul, in Iraq. Gli scavi hanno identificato 10 fasi architettoniche, la più antica delle quali risalente al 5.400 a.C.
Si è appena conclusa la campagna primaverile della Missione Archeologica Italiana della Sapienza Università di Roma diretta da Davide Nadali a Nigin, situata nella regione di Lagash, in Mesopotamia sudorientale.

Gli sforzi si sono concentrati sulla collina minore del sito di Tell Zurghul, antica Nigin, dove dal 2015 la missione è impegnata nello scavo di una sequenza di edifici pubblici, possibilmente “templi”, molto simili ai famosi templi preistorici di Eridu, assegnati alla fase Ubaid 4 e databili fra il 4900 e il 4700 a.C. circa.

Pubblicato in Paleontologia


Uno studio clinico internazionale, con il contribuito del team di Pneumatologia e Fibrosi Cistica del Policlinico di Milano e della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università Statale di Milano, ha dimostrato come l’innovativo farmaco Brensocatib sia in grado di modulare efficacemente l’infiammazione nei pazienti affetti da bronchiectasie.
I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica The New England Journal of Medicine, saranno sottoposti alla valutazione dell’FDA.
 Il trial clinico internazionale ASPEN ha dimostrato l’efficacia di Brensocatib, un farmaco innovativo che agisce sull’infiammazione delle vie aeree, elemento chiave nella progressione delle bronchiectasie, una malattia polmonare cronica. I dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The New England Journal of Medicine e i risultati sono stati raggiunti con il contribuito anche del team di Pneumologia e Fibrosi Cistica del Policlinico di Milano, diretta da Francesco Blasi, fra gli autori della pubblicazione, Prorettore ai rapporti con il Sistema Sanitario dell’Università degli Studi di Milano e Presidente del Comitato di direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Rilevante anche il ruolo dei medici in formazione specialistica in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università Statale di Milano. Un importante traguardo per questa malattia ancora senza cure specifiche approvate, che potrebbe rivoluzionarne la gestione.

Pubblicato in Medicina
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