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L'articolo 2043 del codice civile stabilisce che qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un fatto ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Per danno ingiusto si intende un danno ad un diritto primario ed assoluto, come il diritto alla salute (articolo 32 Costituzione). Il danno provocato all'integrità psico-fisica di un soggetto è chiamato "danno biologico" o "danno alla salute".

Pubblicato in Medicina

Trovato un cucciolo di Drago a Londra!

Un essere che assomiglia fortemente ai mitologici Draghi verrà analizzato tramite biopsia per scoprire se è un'abile burla o realmente la scoperta del primo rappresentante di una nuova specie, i Draghi!

La notizia è apparsa sul Times di Londra, l'autorevole quotidiano della capitale inglese, con tanto di foto scioccanti del piccolo essere sotto formaldeide.

La storia nasce dal fatto che un signore di nome David Hart, nipote di Frederick Hart, un tempo facchino del Museo di Storia Naturale di Londra, rimettendo ordine tra le vecchie cianfrusaglie dello zio non più in vita, trova il barattolo con il piccolo di drago.

Ora, gli scienziati increduli, hanno già appurato che la storia del signor David Hart è comprovata da incartamenti del Museo di Storia Naturale di Londra, che l'oggetto in questione risale al 1890, e che fu inviato da scienziati Tedeschi agli Inglesi.

Dato il contesto storico dell'epoca, che vedeva i tedeschi in forte rivalità con gli inglesi, gli scienziati dell'epoca pensarono ad una burla per screditarli, ed accantonarono l'essere sotto formaldeide regalandolo infine al signor Frederick Hart, che allora era impiegato nel museo.

Passano 100 anni ed infine il cucciolo di drago, ancora perfettamente conservato salta fuori regalando un'emozione non a poche persone!

Ora si attendono i risultati della biopsia che verrà effettuata sull'essere per stabilire se sia organico o inorganico!

Alcuni testimoni che hanno potuto visionare il reperto asseriscono che se l'essere è una burla, è fatto realmente bene e che da vicino, non si riesce a distinguere se è vero o falso!

Autore: Nicola Cosanni
Pubblicato in Scienze Naturali

Trovato in Scozia il fossile dell'essere vivente più antico che camminava sulla Terra.

Edinburgo, Scozia (Gran Bretagna).

E' stata data la notizia che il fossile più antico trovato fino ad oggi che camminava sulla superficie terrestre è un millepiedi (Pneumodesmus newmani del Siluriano Medio).

E' datato a 420 milioni di anni fà (Wenlock superiore —Ludlow inferiore), ed ha battuto il record precedente che era di un altro insetto che era simile ad un ragno (miriapode) datato 400 milioni di anni fà!

Nulla di nuovo che il primo animale che corresse sulla superficie della terra primordiale fosse un insetto, ma la grande novità risiede nel fatto che 420 milioni di anni fà si pensava che la vita fosse relegata ancora completamente nel mare, o nell'acqua!

Link approfondimento:
Scala Geocronologica di dettaglio delle Ere Geologiche

Pubblicato in Paleontologia
Embrioni fossili scoperti in Cina in rocce del cambriano medio e superiore, saranno utili nel comprendere se le teorie fino ad oggi proposte nello studio dell'embriologia comparativa sono attendibili.
L'embriologia comparativa si occcupa dello studio e nella costruzione di un modello filogenetico dei Metazoi, ma si basa sul presupposto che lo sviluppo dei Taxa attuali (dalla nascita al sviluppo completo dell'organismo) è il riassunto evolutivo del taxa e quindi dell'evoluzione dei suoi antenati (fossili).
La scoperta di embrioni fossili può essere la prova della validità di tale presupposto, e migliorare la comprensione dell'evoluzione nei diversi percorsi filogenetici.
I ricercatori XI-PING DONG, JIAN-BO LIU del dipartimento di Geologia di Pechino (Cina), PHILIP C. J. DONOGHUE del dipartimento di Scienze della Terra di Bristol (Inghilterra) e HONG CHENG del college di Scienze Naturali di Pechino (Cina) hanno descritto e pubblicato su Nature del 15 Gennaio 2004 una collezione di embrioni fossili ritrovati nei terreni del Cambriano Medio e Superiore (500 milioni di anni) di Hunan (Cina).
In questi fossili si è potuto osservare lo stadio di crescita di questi embrioni simili al verme vivente Scalidophora (phyla Priapulida, Kinorhyncha, Loricifera), che possedevano la particolarità di passare dallo stadio di uovo direttamente alla forma adulta, saltando la forma di larva.
Questi fossili sono stati chiamati Markuelia, e siccome i scalidophora sembrano imparentati con insetti e crostacei, questi fossili farebbero supporre che gli stadi evolutivi di questi ultimi (uovo > larva > adulto) siano comparsi più avanti nel tempo, e non prima come si supponeva fino ad Oggi.
Link approfondimento:
L'articolo su Nature.com




Autore: Nicola Cosanni
Pubblicato in Paleontologia
Sabato, 31 Gennaio 2004 00:00

Dosimetria a termoluminescenza (TL)

Un dosimetro a termoluminescenza (TLD), basicamente un solido cristallino isolante, ha la proprieta' di emettere luce visibile quando sia riscaldato dopo averlo esposto ad una radiazione ionizzante. L'effetto della radiazione ionizzante nel cristallo e' quello di produrre elettroni liberi, alcuni dei quali possono essere catturati da atomi di impurezza o da altri difetti presenti nel reticolo cristallino del solido. Tali difetti sono comunemente chiamati trappole e gli elettroni catturati in essi vi possono permanere per tempi piu' o meno lunghi. Quando il cristallo e' riscaldato, gli elettroni intrappolati acquistano una energia sufficiente per uscire dalle trappole e ritornare nelle loro posizioni originarie: questo processo produce un'emissione di luce. Nel linguaggio tecnico usuale tale emissione luminosa viene indicata con il termine inglese "glow curve". Una glow curve e' composta, in genere, da un insieme di picchi ed ogni picco corrisponde ad un ben determinato livello di intrappolamento.

La TL risulta utile per la realizzazione di dosimetri di largo impiego e a costi relativamente bassi. I rivelatori a TL possono rivelare particelle alfa e beta, radiazione gamma ed X, neutroni e ioni pesanti. I settori di applicazione possono essere elencati come segue:

  • Settore della radioprotezione, sia per il personale professionalmente che occasionalmente esposto, che per la dosimetria clinica, sia terapeutica che diagnostica
  • Dosimetria ambientale
  • Agricoltura
  • Industria
  • Datazione archeologica

Vediamo ora brevemente i vari settori ove si possa applicare la dosimetria a termoluminescenza.
L'uso dei dosimetri TL nel settore della radioprotezione e della dosimetria ambientale, in luogo del ben noto film dosimetrico, e' di particolare efficacia per i seguenti motivi:

  • sono materiali solidi e di piccole dimensioni (per esempio 4x4 mm e meno di 1 mm di spessore)
  • alcuni materiali TL sono equivalenti al tessuto, ovvero rispondono alla radiazione ionizzante nello stesso modo del tessuto biologico
  • la risposta TL (lettura) e' indipendentedall'angolo di incidenza della radiazione come dal rateo di dose ed e' lineare in un'ampia zona di dose assorbita, da pochi mGy a decine di Gy
  • la perdita di informazione a temperatura ambiente, a causa di un lungo intervallo di tempo tra irraggiamento e lettura (fading), e' trascurabile in molti materiali TL di uso comune
  • il sistema dosimetrico di lettura dei dosimetri puo' essere automatizzato

Per i detti motivi, la dosimetria a termoluminescenza puo' essere usata nel campo della dosimetria personale, da tutti coloro che operano in ambienti ove sia necessario un controllo periodico della dose assorbita: reattori di ricerca, centrali nucleari, acceleratori di particelle, laboratori ove si usino macchine a raggi X e sorgenti radioattive. Analogamente sono utilizzati per il monitoraggio della dose ambientale negli ambienti sopra citati, come per il monitoraggio della dose ambientale naturale dovuta alla radiazione cosmica e dei terreni.

Nell'ambito clinico, i TLD possono essere usati come dispositivi per la misura della radiazione in uscita dalle macchine usate in diagnostica ed in terapia; per la misura della distribuzione di dose in siti tumorali con l'aiuto di fantocci antropomorfi; per misure in vivo sul paziente, sia nel caso di dosimetria esterna che endocavitaria. Sia in diagnostica come in terapia, i TLD sono utilissimi per la misura della dose alle gonadi.

La dosimetria a termoluminescenza trova applicazione anche nel settore agricolo ed industriale: esempi tipici sono la preservazione dei cibi, la sterilizzazione di semi e di strumentazione medica.

Un settore di grande interesse ma non molto sviluppato e' relativo alle scienze legali. In tale campo, infatti, e' importante implementare e standardizzare metodi di analisi non distruttiva per materiali reperibili nei casi criminali, quali terreni, vetri, ceramiche. La metodica TL puo' qui essere usata come metodo di "esclusione", ovvero confrontando la curva di emissione TL di materiali sospetti con le curve di analoghi materiali provenienti dal sito ove sia stato commesso un crimine.

Un'applicazione veramente innovativa riguarda la datazione archeologica. Alcuni minerali contenuti nelle sostanze costituenti un reperto archeologico hanno proprieta' termoluminescenti. Ad esempio, l'argilla comunemente usata per la manifattura di vasellame ed altro contiene quarzo e feldspati, entrambi termoluminescenti. Queste sostanze si comportano da dosimetri a TL, avendo accumulato per tutto il periodo del loro interramento la dose di radiazione ambientale naturale a cui sono esposti.La quantita' di TL ottenuta in fase di lettura del campione e' quindi direttamente legata alla dose totale ricevuta e quindi anche all'eta' del campione stesso.

Altre applicazioni riguardano la geologia, quali la datazione di rocce e di deposti stratigrafici di materiali geologici, la rivelazione di sostanze radioattive in rocce, l'identificazione di minerali.

Un altro campo di applicazione riguarda lo studio di base della struttura di un cristallo. Negli anni passati si e' sviluppata una formulazione teorica del fenomeno della termoluminescenza, formulazione che ha permesso di ricavare espressioni analitiche, e quindi le metodiche sperimentali necessarie, atte alla determinazione di taluni parametri fisici relativi ai siti di intrappolamento per elettroni, citati all'inizio di questa breve rassegna.

Bibliografia generale

  • A.F.McKinlay: Thermoluminesence Dosimetry. Adam Hilger Ltd., Bristol 1981
  • R.Chen e Y.Kirsh: Analysis of Thermally Stimulated Processes. Pergamon Press 1981
  • S.W.S.McKeever: Thermoluminescence of Solids. Cambridge University Press, 1985
  • K.Mahesh, P.S.Weng e C.Furetta: Thermoluminescence in Solids and Its Applications. Nuclear Technology Publishing, England 1989
  • C.Furetta e P.S.Weng: Operational Thermoluminescence Dosimetry. World Scientific Publishing Co. Pte. Ltd., 1998
  • C.Furetta: Handbook of Thermoluminescence. World Scientific Publishing Co. Pte. Ltd., 2003

 

Autore: Claudio Furetta & Carlo Sanipoli
Dipartimento di Fisica
Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza", Roma (I)

Pubblicato in Fisica

Il primo documento sul potere degli antibiotici porta una data antica: 1895. E' uno scarno, incolore libretto conservato per cento anni e più negli archivi della Università di Napoli. "Appare chiaro", vi si legge "che nella sostanza cellulare delle muffe esaminate sono contenuti dei principi solubili in acqua forniti di azione battericida".

Autore, un medico da poco laureato, Vincenzo Tiberio, che aveva chiesto e faticosamente ottenuto di verificare presso i laboratori di Igiene della facoltà di medicina i risultati delle osservazioni fatte nel cortile della casa in cui temporaneamente abitava ad Arzano, un comune della provincia napoletana. La relazione, stampata a cura dell'Università, finì in archivio senza che nessuno si rendesse conto della portata della scoperta. Perché il giovane Tiberio, molisano di Sepino, aveva intuito il potere degli antibiotici trentaquattro anni prima di Fleming.

Ancor adesso il nome di Tiberio è ignoto ai più (benchè il Comune di Roma gli abbia intitolato una strada e la municipalità di Sepino abbia innalzato una targa sulla sua casa natia). Il medico molisano appartiene alla schiera, lunghissima, degli italiani dalla genialità misconosciuta. Era nato nel comune molisano, l'antica Saepinum, da famiglia di buona borghesia. Il padre, Domenico Antonio, era notaio: con la moglie e due figli abitava in un palazzetto signorile, oggi riconoscibile per la lapide che vi fu a suo tempo murata. Vincenzo rivelò già da bambino le proprie curiosità e attitudini. Lo distingueva dai coetanei l'hobby di raccogliere sassi e catalogarli in un quadernetto.

 

Pubblicato in Storia e Medicina
Mercoledì, 17 Dicembre 2003 00:00

La storia dell'orecchio di Mozart

L'orecchio è l'alleato più valido per un musicista, attraverso di esso egli si accerta se una intonazione è perfetta o se l'impasto timbrico che deriva dall'insieme di più strumenti che suonano contemporaneamente è giusto o meno rispetto all'effetto che deve produrre. Lo stesso orecchio è responsabile della percezione di ogni sfumatura sonora che può produrre una voce umana, il canto a voce piena o sommessa crea un'atmosfera diversa nell'ascoltatore, che proprio grazie all'udito - perfetto o no - coglie pienamente il significato di una o di un'altra frase musicale.

Possedere un udito raffinato è dote di pochi, ancora oggi, e proprio per questo raccontiamo una storia legata ad un grande musicista del passato: lo sapevate che Mozart aveva un orecchio eccezionale? Beh, naturale, direte voi, un genio della musica! Ma qui non si tratta solo di musica: è vero che al tempo in cui visse il grande compositore l'orecchio era il solo ed unico modo per sentire se davvero le intonazioni dei vari strumenti erano giuste e in accordo fra loro, o anche se un solo strumento in un insieme era perfettamente accordato, o ancora se una sola voce fra le tante non era intonata al punto giusto. Ma nella storia di Mozart c'è di più.

Anche gli avversari più malevoli riconoscevano che Mozart aveva un "orecchio" straordinariamente fine che gli consentiva di individuare errori di intonazione anche minimi sia negli insiemi strumentali sia in quelli vocali, la musica corale scritta da Mozart è davvero speciale per quel suono perfettamente amalgamato formato da voci perfettamente legate da armonie perfette che sembrano accarezzare l'orecchio.

Ma non parliamo solo di orecchio musicale: poiché Mozart aveva una evidente malformazione all'orecchio sinistro alcuni ritennero che le due cose fossero in relazione, cioè che l'artista fosse musicalmente così dotato proprio a causa di quella anomalia fisica, e ne venne fuori una leggenda che perdura ancora oggi.

 

Pubblicato in Storia e Medicina
Mercoledì, 17 Dicembre 2003 00:00

Il drammatico segreto di James Barry

James Barry, di origine scozzese, aveva un'intelligenza assai viva e un'indomita passione per la medicina. Lo dimostra il fatto che riuscì a laurearsi a soli 17 anni, nel 1812, a Edimburgo, con un lavoro sull'ernia inguinale, che oltretutto lasciava presagire una pronunciata predilezione per la chirurgia.

Nella tesi venivano ringraziati, per il sostegno dato ai suoi studi, Francisco de Miranda, un illuminato rivoluzionario venezuelano, e Lord Buchan, un noto aristocratico inglese.

Pochi mesi dopo la laurea, nel gennaio del 1813, Barry superò l'esame presso il Royal College of Surgeons di Londra per entrare, in qualità di chirurgo, nella sanità militare. Era l'inizio di una lunga carriera che, percorsa rapidamente, sarebbe durata oltre 50 anni.

Pubblicato in Storia e Medicina
Mercoledì, 17 Dicembre 2003 00:00

Emergenza Malattie Sessualmente Trasmesse

Arrivano le vacanze e diminuisce l'attenzione. Il cervello va in trasferta, si viaggia spensierati senza far caso alle più banali norme di sicurezza. Sembra che non ci possa accadere nulla. Eppure, durante le vacanze i giornali diventano veri bollettini di guerra dove troviamo morti e feriti in un numero impressionante. Ma vi è anche un numero impressionante di persone che tornano a casa con malattie che segneranno la loro vita, malattie sessualmente trasmesse.

Le MST, Malattie Sessualmente Trasmesse, mai messe sotto controllo stanno tornando in auge. Esse hanno accompagnato l'umanità fin dai primordi modificandone i costumi; basti pensare come l'arrivo della sifilide in Europa durante il secondo viaggio di Cristoforo Colombo e il suo svilupparsi a macchia d'olio abbia determinato una chiusura nei riguardi della sessualità fino alla scoperta della penicillina e alla sua introduzione nella terapia della sifilide e della gonorrea. La liberalizzazione dei costumi dalla fine degli anni '60, non seguita da una pari attenzione nei riguardi delle malattie sessualmente trasmesse (MST), ne ha generato un aumento esponenziale. Si calcola che siano più di 373 milioni le persone affette nel mondo da MST, di cui più di 40 milioni contagiati dall'HIV (AIDS); inoltre vi sono milioni di persone colpite da Epatite virale B e C.

Pubblicato in Sessuologia
Mercoledì, 17 Dicembre 2003 00:00

Fotointerpretazione

Le fotografie aeree inizialmente utilizzate solo per scopi militari, trovano oggi sempre più frequente applicazione in campi diversi, che vanno dalla geologia in generale all'ingegneria civile, alla pedologia, alle scienze forestali, all'archeologia alla sociologia e all'individuazione di inquinamenti sia nelle acque continentali e marine che nell'atmosfera.
La foto aerea è il prodotto di una macchina fotografica simile alle normali macchine fotografiche, dalle quali differisce solo per il fuoco fisso all'infinito, le speciali sospensioni atte ad eliminare le vibrazioni dell'aereo e per il grande formato del negativo. Tale camera può riprendere fotografie da grandi altezze, in genere non inferiori ai 1000 m. I caratteri distintivi di queste camere sono: distanza focale, il formato del negativo e l'angolo di apertura dell'obiettivo. Queste foto vengono analizzate con particolari strumenti chiamati 'stereoscopi' che permettono una visione tridimensionale dell'area fotografata, evidenziando così, ben precise caratteristiche del terreno.

Pubblicato in Geologia

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