La Doppia Azione di Cellule Staminali e BDNF
Lo studio, guidato dal Professor Daniel Tornero e dalla ricercatrice Alba Ortega della Facoltà di Medicina e Scienze della Salute dell'UB, si concentra sul BDNF, una proteina cruciale per lo sviluppo neuronale e la plasticità sinaptica.
Un Fattore di Crescita Potente
Il team ha scoperto che il BDNF può:
Promuovere la maturazione e l'attività dei neuroni generati in laboratorio a partire da cellule della pelle del donatore (riprogrammate in cellule staminali pluripotenti indotte o iPSC).
Garantire che le colture neuronali risultanti siano più mature e attive senza alterare la normale organizzazione delle loro connessioni.
La Combinazione Vincente per la Terapia Cellulare
Il cuore della ricerca sta nel combinare la terapia cellulare con la produzione di BDNF direttamente nelle cellule da trapiantare.
Modificando i precursori neurali (NPC) per sovraesprimere continuamente la proteina BDNF, i ricercatori ottengono cellule che non solo sostituiscono quelle danneggiate, ma che agiscono anche come una faro per la guarigione.
Assoni Guidati dal BDNF: L'Effetto Chemiotattico
Il BDNF dimostra anche una sorprendente capacità di chemo-attrazione, ovvero di attirare gli assoni (le estensioni che permettono ai neuroni di comunicare) in modo più efficiente.
Utilizzando un innovativo sistema di chip microfluidico (due camere connesse da piccoli canali), i ricercatori hanno potuto osservare per la prima volta su neuroni umani derivati da cellule staminali come le cellule produttrici di BDNF creino un gradiente di concentrazione.
Questo gradiente funge da guida per le proiezioni neuronali, facilitando la formazione di nuove connessioni nella direzione desiderata.
Prospettive Future: Un Nuovo Trattamento per il Cervello Danneggiato
La limitata capacità di auto-rigenerazione del cervello umano rende patologie come le malattie neurodegenerative e le lesioni cerebrali una delle sfide mediche più grandi.
Questa strategia offre una soluzione per integrare i meccanismi riparativi endogeni (naturali) del cervello con terapie a base di cellule staminali umane più efficaci.
Il prossimo passo del team sarà trasferire questi risultati su modelli animali per migliorare la terapia cellulare nelle lesioni da ictus ischemico.
Sebbene vi siano ancora ostacoli da superare (come il rischio di formazione di tumori), i promettenti trial clinici internazionali basati sul trapianto di cellule staminali per il Morbo di Parkinson suggeriscono che l'applicazione sicura di queste terapie per ictus e altre malattie neurodegenerative è più vicina che mai.