Ultimi Articoli

Disturbi alimentari: Bambino Gesù, +60% di nuovi casi dal 2019

Disturbi alimentari: Bambino Gesù, +60% di nuovi casi dal 2019

13 Marzo 2025

Nel 2024 230 nuove diagnosi di disturbi della nutrizione e...

Così si formano le onde di attività delle aree cerebrali responsabili della memoria

Così si formano le onde di attività delle aree cerebrali responsabili della memoria

13 Marzo 2025

Un team congiunto dell’Istituto di biofisica del Cnr e della...

La quasi eterna gioventù grazie alla Monarda didyma l. Scienza e natura alleate per un invecchiamento in salute

La quasi eterna gioventù grazie alla Monarda didyma l. Scienza e natura alleate per un invecchiamento in salute

13 Marzo 2025

Team di ricerca del BioAging Lab dell’Università di Padova pubblica...

Comunicazione cervello-corpo: il ruolo delle piastrine

Comunicazione cervello-corpo: il ruolo delle piastrine

12 Marzo 2025

Secondo lo studio coordinato dalla Sapienza e pubblicato sulla rivista...

Individuati due marcatori biologici comuni ad Alzheimer e SLA

Individuati due marcatori biologici comuni ad Alzheimer e SLA

11 Marzo 2025

I ricercatori dell’IRCCS Istituto Auxologico Italiano e del “Centro Dino...

L’apprendimento si legge nelle pupille dei nostri occhi

L’apprendimento si legge nelle pupille dei nostri occhi

10 Marzo 2025

Pubblicato su Current Biology uno studio condotto da ricercatori delle...

  • 1
  • 2
Mercoledì, 08 Gennaio 2025



Un team multidisciplinare di INGV e Cnr ha analizzato la porzione sommersa dei Campi Flegrei e del fondale marino circostante, identificando una caldera rimasta finora sconosciuta e una vasta frana sottomarina. La ricerca è pubblicata su Geomorphology

Nuove indagini magnetiche su un sistema vulcanico sottomarino attivo situato al largo della costa occidentale dell’Italia, in corrispondenza dei Campi Flegrei e dell’Isola di Ischia, hanno identificato sul fondale marino una serie di strutture geologiche finora sconosciute, tra cui i residui di un'antica caldera e una vasta frana.
È quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Geomorphology.

Pubblicato in Geologia


Un team di ricercatori, coordinato dal Prof. Paolo Tarolli, del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) dell’Università di Padova, ha condotto uno studio per determinare le principali cause globali dell’intrusione del cuneo salino nell’agricoltura costiera e quantificare l’estensione delle aree potenzialmente a rischio. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista «Environmental Research Letters» e vede come prima autrice la dott.ssa Aurora Ghirardelli del TESAF.
L'agricoltura costiera riveste un ruolo fondamentale per la produzione alimentare globale. Molti sistemi agricoli costieri si trovano nei grandi delta fluviali, aree densamente abitate e coltivate. Oltre alla loro importanza economica, queste zone hanno un elevato valore naturalistico e socio-culturale, tanto che numerose aree agricole costiere sono protette da iniziative dell'ONU come siti UNESCO o Sistemi del Patrimonio Agricolo di Rilevanza Globale della FAO.

Tuttavia, l’agricoltura costiera è sempre più minacciata dall'intrusione del cuneo salino, un fenomeno di risalita dell’acqua salata verso l’entroterra, sia in superficie che nel sottosuolo, che porta a scarsità di acqua dolce, salinizzazione del suolo, perdita di fertilità e danni alle colture. I cambiamenti climatici in atto, insieme alle numerose pressioni antropiche che agiscono sull’agricoltura costiera, possono seriamente minacciare la sicurezza alimentare di queste zone e non solo, poiché proprio nelle aree costiere sono situati alcuni dei principali “granai” a livello mondiale, come i delta del Nilo, del Mekong o del Gange-Brahmaputra-Meghna. Nonostante la rilevanza del fenomeno a livello mondiale, manca una visione globale d’insieme sull'impatto dell'intrusione del cuneo salino sull'agricoltura costiera. Questa lacuna rende difficile confrontare diverse regioni, identificare aree con dati scientifici sufficienti e progettare misure di adattamento mirate.

Pubblicato in Ambiente

Medicina

Disturbi alimentari: Bambino Gesù, +60% di nuovi casi dal 2019

Disturbi alimentari: Bambino Gesù, +60% di nuovi casi dal 2019

13 Marzo 2025

Nel 2024 230 nuove diagnosi di disturbi della nutrizione e...

Paleontologia

Ercolano - La caldissima nube di cenere vesuviana del 79 d.c. ha trasformato il cervello umano in vetro

Ercolano - La caldissima nube di cenere vesuviana del 79 d.c. ha trasformato il cervello umano in vetro

06 Marzo 2025

Lo scheletro del guardiano nel suo letto di legno presso Collegium Augustalium, nel Parco...

Geografia e Storia

Corna, zanne e palchi: un innovativo protocollo apre nuove frontiere per la ricostruzione digitale di crani complessi

Corna, zanne e palchi: un innovativo protocollo apre nuove frontiere per la ricostruzione digitale di crani complessi

10 Marzo 2025

Un team di ricercatori della Sapienza ha sviluppato un innovativo protocollo per la ricostruzione...

Astronomia e Spazio

Solaris: le prime immagini in banda radio del Sole dal nuovo osservatorio italiano in Antartide

Solaris: le prime immagini in banda radio del Sole dal nuovo osservatorio italiano in Antartide

04 Marzo 2025

L’osservatorio Solaris è un innovativo progetto scientifico e tecnologico - frutto...

Scienze Naturali e Ambiente

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery