UNO NUOVO STRUMENTO PER COMBATTERE L’ICTUS TARGATO GENOVA

Words 25 Set 2018

 


La soluzione tecnologica più avanzata per monitorare gli ictus, conoscerli e prevenirli nasce da una collaborazione italo-lituana


Si chiama “BIOMEDICAL ELECTRONIC EQUIPMENT FOR POST-STROKE MONITORING” ed è stato sviluppato nel laboratorio di ricerca congiunto nato dalla collaborazione tra Fos Lituania - sede lituana del Gruppo Fos, azienda italiana leader nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative - e KTU - Kauno Technologijos Universitetas, l’Università Tecnologica locale - in collaborazione con la Lithuanian Health Science University.
La soluzione consiste in due dispositivi, uno da indossare in testa (caschetto) e l’altro al polso (orologio), in grado di monitorare e di valutare - in modo continuo o ad intervalli di tempo - la circolazione del sangue cerebrale (sottosistema di testa di bio-impedenza) e le funzioni cardiache (sottosistema cardio pletismografico). Il primo fa uso di elettrodi di superficie per misurare l'impedenza complessa dei tessuti della testa. Il secondo utilizza sensori elettrocardiografici (ECG), fotopletismografici (PPG) per rilevare diversi parametri (impulsi, frequenza cardiaca, fibrillazione atriale). Entrambi i sottosistemi utilizzano segnali ECG per la sincronizzazione degli eventi.


L’obiettivo è dotare i medici di un dispositivo avanzato per il monitoraggio dei pazienti già colpiti da ictus, analizzarne le tendenze e prevenire possibili complicazioni, tra cui il rischio di un colpo secondario. L'ictus – che è una condizione medica causata da una improvvisa interruzione del flusso di sangue al cervello - secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, colpisce ogni anno 15 milioni di persone. Di questi, 5 milioni muoiono e altri 5 milioni restano permanentemente disabili. Ad oggi, se un paziente ne mostra i sintomi, può essere sottoposto a diversi tipi di esami presso le strutture ospedaliere che, tendenzialmente, sono molto costosi (ad esempio, scanner per tomografia computerizzata - CT, imager a risonanza magnetica - MRI) oppure utilizzano radiazioni ad alta energia che, di conseguenza, non possono essere utilizzati per periodi prolungati.


La ricerca – che è iniziata nel gennaio 2017 e che recentemente ha presentato la domanda di brevetto – ha avuto proprio l’obiettivo di realizzare un dispositivo tecnologicamente avanzato per il monitoraggio continuo e/o intermittente dei pazienti nel corso del follow-up ospedaliero, ambulatoriale e di recupero, al fine di conoscere e prevenire possibili ulteriori complicazioni e comorbidità come la fibrillazione atriale, l’imminente crisi cardiovascolare o il rischio di un secondo ictus.
La soluzione sarà presentata ufficialmente il 26 e 27 settembre a Vilnius, in occasione del forum internazionale “LSB - Life Science Baltics 2018”. Una due giorni dedicata alle biotecnologie e alle più avanzate soluzioni biomedicali con esperti di livello mondiale, provenienti da oltre 30 paesi. La manifestazione è aperta dalla lecture del professore Brian Kobilka, biochimico statunitense, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 2012.
Tra i partecipanti una sola realtà italiana: il Gruppo FOS, industria tecnologica innovativa italiana fondata a Genova nel 1999 che oggi opera attraverso 5 sedi operative in Italia e all’estero e 5 laboratori congiunti dedicati alla ricerca e al trasferimento tecnologico.

 

www.gruppofos.it - www.lsb2018.com

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