Ecocardiografia da stress: verso una imaging verde e sostenibile

L’ecocardiografia da stress è una tecnica che combina gli ultrasuoni con uno stress fisico, farmacologico o elettrico. L’end-point diagnostico è quello di riconoscere l’ischemia miocardica attraverso la comparsa di una alterazione transitoria della funzione regionale del cuore. Questa tecnica è stata largamente sviluppata e concettualizzata nell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e gli studi pubblicati negli ultimi 20 anni hanno consentito di costruire quelle evidenze che ne fanno oggi una tecnica standard per la diagnosi e stratificazione prognostica dei pazienti con coronaropatia. Rispetto alle tecniche con una storia più lunga e consolidata in cardiologia come le tecniche da perfusione con radioisotopi, l’ecocardiografia da stress ha la stessa accuratezza diagnostica ma il vantaggio di essere a costi molto più elevati e con potenziali effetti collaterali letali legati all’uso di radiazioni ionizzanti.

 

L’associazione Europea di ecocardiografia ha costituito un comitato che ha preparato le raccomandazioni sull’uso dell’ecocardiografia da stress. Questo documento, pubblicato in forma estesa sullo European Journal Echocardiography nel 2008 e con un executive summary nel 2009 sullo European Heart Journal, non soltanto riassume le evidenze prodotte dalla comunità scientifica europea ma traccia un percorso  per le condizioni cliniche non ancora sufficientemente esplorate. Gli altri aspetti originali del documento vertono sull’uso dell’imaging di funzione e perfusione con gli stress di vasodilatazione, arricchendo l’esame di un parametro capace di stratificare ulteriormente il rischio dei pazienti soprattutto in caso di test negativo per criteri di cinetica. Nuove tecnologie considerate quantitative non sono raccomandate perché non hanno dimostrate di migliorare l’interpretazione del test. Inoltre, il documento focalizza l’attenzione sui rischi delle tecniche di imaging e esplicita, in linea con le linee guida della unione Europea sull’imaging, la necessità di usare tecniche che a parità di informazioni  ottenibili, non utilizzino radiazioni ionizzanti. L’ecocardiografia da stress, pertanto, è ad oggi la scelta migliore fra le tecniche di immagine (la più costo-efficace e rischio-efficace) consentendo di arrivare all’obiettivo ancora lontano di una imaging verde e sostenibile.

 

Rosa Sicari

CNR Institute of Clinical Physiology
Head, Echocardiography Lab - Pisa

Ultima modifica il Martedì, 20 Novembre 2012 15:56
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