BiON-M n. 2: l'Arca di Noè Russa in Orbita

Guido Donati* 30 Set 2025

 


Il satellite russo BiON-M n. 2 (anche noto come Bion-M No. 2) è una missione scientifica fondamentale per l'esplorazione spaziale. Fa parte del programma BiON, un'iniziativa storica dell'agenzia spaziale russa Roscosmos dedicata alla ricerca di biologia spaziale. La sua missione principale è studiare gli effetti a lungo termine dei fattori dello spazio profondo, come la microgravità e l'esposizione alle radiazioni cosmiche, sugli organismi viventi.

Caratteristiche della Missione 
Lanciato il 20 agosto 2025 dal cosmodromo di Baikonur a bordo di un razzo Soyuz-2.1b, BiON-M n. 2 ha portato in orbita un vero e proprio "mini-menagerie" di esseri viventi. Il carico biologico, noto anche come "carico scientifico utile", comprendeva:

75 topi (mus musculus): I topi sono stati al centro della ricerca grazie alla loro somiglianza genetica con gli esseri umani, ai cicli di vita brevi e alla loro sensibilità alle radiazioni. Sono stati suddivisi in gruppi sperimentali per monitorare la loro salute, il comportamento e le risposte fisiologiche in microgravità.

1.500 moscerini della frutta (Drosophila): Questi insetti sono stati inclusi per studiare gli effetti della microgravità sulla loro riproduzione e sviluppo.

Microrganismi, semi e colture cellulari: Questi campioni hanno permesso ai ricercatori di analizzare gli effetti delle radiazioni e della microgravità a livello cellulare e genetico.

A differenza del suo predecessore, BiON-M n. 1, il nuovo satellite ha viaggiato su un'orbita polare, esponendo i suoi passeggeri a un livello di radiazioni cosmiche significativamente più alto. Questa scelta è stata cruciale per ottenere dati sulle sfide che gli astronauti dovranno affrontare durante missioni future verso la Luna e Marte, dove l'esposizione alle radiazioni è una delle maggiori preoccupazioni.

Risultati e Rientro a Terra 
Dopo aver trascorso circa 30 giorni in orbita, il modulo di rientro di BiON-M n. 2 è atterrato il 19 settembre 2025 nelle steppe della regione russa di Orenburg. Il recupero dei campioni biologici è un momento cruciale della missione, poiché permette agli scienziati di analizzare i dati fisiologici e molecolari degli organismi esposti allo spazio.

Nonostante il successo complessivo del rientro, non tutti gli animali sono sopravvissuti. Dei 75 topi inviati in orbita, 10 sono morti durante la missione. Gli scienziati hanno attribuito la maggior parte di questi decessi non a problemi tecnici, ma a comportamenti aggressivi tra i topi maschi, un dato che, sebbene tragico, fornisce comunque informazioni importanti sul comportamento animale in condizioni di stress.

I risultati preliminari della missione sono considerati di grande valore per lo sviluppo di contromisure e tecnologie che proteggeranno gli esseri umani nei futuri viaggi spaziali a lungo raggio.

Russia's Bion-M 2: Mice and Microbes Headed to Space

*Board Member, SRSN (Roman Society of Natural Science)
Past Editor-in-Chief Italian Journal of Dermosurgery

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