In particolare, il gruppo di ricerca guidato da Diana Bellavia, in collaborazione con Isabella Screpanti del Dipartimento di Medicina molecolare e con Maria Pelullo del Center for Life Nano Science dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CLNS@Sapienza, IIT Roma), cofinanziato da MIUR, AIRC e Sapienza, ha studiato il ruolo di Jagged1 nella progressione del tumore del colon-retto, identificando in questa molecola un importante bersaglio terapeutico per la cura del tumore. I risultati sono pubblicati sulla rivista Cancer Research.
In dettaglio, il gruppo di ricerca ha dimostrato, mediante l’utilizzo di modelli sperimentali in vitro e in vivo, l’esistenza di una via di segnalazione retrograda nei tumori del colon-retto caratterizzati dalla combinazione di specifiche mutazioni genetiche. In questo contesto cellulare, Jag1-ICD è in grado di regolare eventi proliferativi delle cellule trasformate, di controllare la progressione tumorale favorendo i processi di invasione e di metastatizzazione e di indurre chemioresistenza nei confronti dei principali farmaci antitumorali oggi usati nella terapia di questi tumori.
“In questo studio – spiega Diana Bellavia della Sapienza – aggiungiamo un nuovo tassello alla funzione di Jag1-ICD nel sostenere lo sviluppo e la diffusione del cancro del colon retto, dimostrando che inibendo la funzione della proteina Jag1-ICD si assiste ad un blocco della crescita delle cellule tumorali e a una riduzione dei processi di invasione e di chemioresistenza, rendendo le cellule tumorali più sensibili ai farmaci antitumorali”.
Questa nuova scoperta ci permette di identificare Jag1-ICD come un nuovo target terapeutico per la cura del tumore del colon-retto, aprendo la strada verso nuovi trattamenti terapeutici personalizzati.