La nostra mano è una mappa dello spazio che ci circonda
L’interazione con lo spazio che ci circonda è disegnata dentro il nostro corpo. Concetti come alto e basso Concetti come alto e basso sono ancorati alle dita delle mani. Lo rivela uno studio del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l’Università di Reno (Nevada), appena pubblicato sulla rivista Cognition.
Milano, 14 giugno 2017 – Se sappiamo come muoverci nello spazio attorno a noi è anche grazie alla nostra mano nella quale si trova una mappa dello spazio intorno a noi, dove al pollice è associato il basso e all’indice l’alto.
Lo rivela lo studio Standard body-space relationships: fingers hold spatial information (doi: 10.1016/j.cognition.2017.05.014) appena pubblicato sulla rivista Cognition, realizzato da Daniele Romano e Angelo Maravita, rispettivamente assegnista di ricerca e docente di Psicobiologia e psicologia fisiologica nel Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Francesco Marini, ex dottore di ricerca dell’Ateneo milanese, attualmente assegnista di ricerca (post-doc) all’Università di Reno (Nevada, Stati Uniti).
Particolato atmosferico e rischi per la salute: conta anche la ‘qualità’
L’osservatorio Climatico-Ambientale di Isac-Cnr a Lecce
Un gruppo di ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Lecce ha pubblicato uno studio sui potenziali effetti dannosi causati a livello cellulare dal particolato atmosferico. Lo studio, condotto in collaborazione con l’Università del Salento, dimostra che il potenziale ossidativo dipende dalla composizione chimica del particolato più che dalla sua concentrazione
Che il particolato atmosferico – l’insieme di polveri o particelle solido-liquide sospese nell’aria - abbia effetti dannosi per la salute umana è cosa nota: per questo motivo, nella comunità scientifica internazionale, il potenziale ossidativo è sempre più studiato come indicatore di rischio. Ora uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Lecce dimostra come il potenziale stress ossidativo vari a seconda della composizione chimico-fisica e delle sorgenti del particolato stesso: la tossicità per la salute umana dipenderebbe sensibilmente, quindi, dalla ‘qualità’ del particolato più che dalla sua concentrazione. Lo studio, condotto in collaborazione con l’Università del Salento, è pubblicato su Atmospheric Environment.
Medicina

Il ruolo cruciale della durezza tissutale nel controllo della secrezione cellulare
Il CNR ha guidato uno studio internazionale che ha rivelato...

Svelato come la fibrosi...
Un'importante ricerca internazionale, coordinata dall'Istituto di Fisiologia Clinica...
Paleontologia

Nei Panni di Lei: L'Avatar Femminile che Insegna agli Uomini l'Impatto delle Molestie Verbali
Indossando i panni di un avatar femminile in realtà virtuale, un gruppo di giovani...
Geografia e Storia

Mappe digitali e scienza dei cittadini: la doppia rivoluzione per la sicurezza dei nostri fiumi
Un paese fragile: la fotografia del rischio idrogeologico L'Italia è un territorio magnifico ma...

Archeologia 2.0: l'IA...
Un'innovazione archeologica frutto di una collaborazione tra informatici...
Astronomia e Spazio

Il lato oscuro della coltivazione spaziale: quando il cibo diventa una minaccia silenziosa
Il sogno di colonizzare nello spazio o su altri pianeti si...

Distinguere i buchi neri:...
Un innovativo metodo basato sull’intelligenza artificiale che migliora...
Scienze Naturali e Ambiente

Sapienza: Sviluppata una nuova metodologia per identificare l'origine degli "inquinanti eterni" (PFAS)
Un team di ricerca del Dipartimento di Scienze della Terra della...