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Un grupo de investigadores del departamento de Óptica de la Universidad de Granada (UGR) han estudiado las consecuencias que genera fumar cannabis en distintos parámetros visuales, y cómo perciben los consumidores el efecto que esta droga tiene en la visión, relacionando ambos aspectos.

Este trabajo, dirigido por Carolina Ortiz Herrera y Rosario González Anera, ha sido publicado en la revistaScientific Reports.Su autora principal, Sonia Ortiz Peregrina, señala que el consumo de cannabis está en auge a pesar de ser una droga ilegal. Según laEncuesta sobre alcohol, drogas y otras adicciones en España 2019-2020, el consumo de cannabis ha aumentado desde el año 2011 en nuestro país. Así, un 37% de los adultos españoles ha consumido esta droga alguna vez, y alrededor de un 10% lo hizo en el último año.

En este estudio, llevado a cabo con la aprobación del Comité de Ética en Investigación Humana de la UGR (921/CCEIH/2019), se realizó una evaluación visual exhaustiva a 31 consumidores de cannabis cuando no habían consumido ninguna sustancia, y también cuando estaban bajo el efecto de la droga. Además, se estudió la percepción que tenían de los efectos visuales cuando consumen esta droga.

Pubblicato in Scienceonline
Lunedì, 08 Marzo 2021 13:25

Mostra: La Via delle Api

Dal 25 febbraio al 27 giugno 2021 il Museo Civico di Zoologia ospita la mostra La Via delle Api, un percorso attraverso il mondo delle api e i loro prodotti.

 

La mostra è a cura di Massimo Capula, Carla Marangoni, con la progettazione di Paola Marzoli ed è realizzata in collaborazione con il Gruppo Api Sparse – A.P.S. in apicoltura e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana “M. Aleandri” di Roma.

La mostra è incentrata sull’ape mellifera, sulla sua organizzazione sociale e sull’importante ruolo che svolge per la conservazione della biodiversità. Lungo il percorso espositivo viene illustrato come le api producano il miele, il polline, la propoli e la pappa reale, e quali siano le applicazioni di questi prodotti in campo alimentare, medico e agricolo. Attraverso le attrezzature per l’apicoltura disposte al centro della sala e grazie ad un gradevole video, si potranno conoscere i segreti di questa antica arte.

Pubblicato in Eventi
Lunedì, 08 Marzo 2021 13:16

8 marzo, storie di donne WWF

 


La natura è madre, donna. E sono tantissime le donne nel mondo che hanno scelto di impegnarsi per la sua tutela. Dall’etologa Jane Goodall che ha dedicato la sua vita alla ricerca sugli scimpanzé e alla protezione degli animali; alla giovane Greta Thunberg, che da sola ogni venerdì scioperava per il clima e che a 16 anni ha iniziato a parlare della crisi climatica davanti ai politici di tutto il mondo, mettendoli con coraggio davanti alle loro responsabilità per garantire un futuro alle giovani generazioni. Dalla biologa Rachel Louise Carson che negli anni 40 iniziò a studiare i pesticidi e lanciò il movimento ambientalista negli Stati Uniti con il suo "Primavera silenziosa", fino all'attrice premio Oscar Jane Fonda, che a oltre 80 anni ancora oggi protesta per chiedere azione contro i gas serra e non perde occasione per evidenziare la stretta correlazione fra crisi climatica e salute umana. Sono tante le eroine che alzano la voce per proteggere la natura e ognuna di loro rappresenta anche le migliaia di donne e ragazze che ogni giorno, attraverso le loro professionalità, si occupano di ambiente.

Pubblicato in Ambiente


Uno studio degli specialisti di Endocrinologia del Bambino Gesù è stato pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics.


Sono più che raddoppiati, durante il lockdown del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, i casi di pubertà anticipata o precoce registrati all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. La rilevazione è contenuta in uno studio osservazionale condotto dagli specialisti del reparto di Endocrinologia, guidato dal prof. Marco Cappa, che è stato pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics. La seconda fase della ricerca, già avviata, ha l’obiettivo di accertare le cause di questo fenomeno.


LA PUBERTA’ PRECOCE
La pubertà precoce consiste nella maturazione sessuale che inizia prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi. Rientra nell’ambito delle malattie rare, con un’incidenza di 0,1-0,6% della popolazione (in Italia da 1 a 6 nati ogni 1000). Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto troppo presto, con un’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene precocemente – prima degli 8 anni – è possibile usare dei farmaci per rallentare la pubertà.


L’INCREMENTO DEI CASI
È la sproporzione dei numeri ad aver suscitato l’attenzione degli endocrinologi del Bambino Gesù. Nel periodo marzo-settembre 2019 i pazienti che presentavano un anticipo puberale o una pubertà precoce sono stati 93 (87 femmine e 6 maschi); nello stesso periodo del 2020 sono stati rilevati, invece, 224 pazienti (215 femmine e 9 maschi). Si tratta, ovviamente, in base alla definizione di pubertà precoce, di bambini di età inferiore agli 8 anni. Per la precisione, nel 2019, l’età media si è attestata per le bambine a 7,51 anni e a 7,97 nei maschi. Nel 2020, invece, le rilevazioni hanno segnato un’età media di 7,33 anni nelle bambine e di 8,14 nei maschi. L’indagine è stata estesa anche agli anni 2017 e 2018: nel periodo considerato, la pubertà anticipata o precoce ha interessato un numero tra gli 80 e i 90 pazienti.

Pubblicato in Medicina



The precise choice of treatment for breast cancer depends upon the status of the hormone receptors (for oestrogen and progesterone). Their conventional determination by means of immunohistochemistry (IHC) is associated with a certain error rate, which can be reduced by adding genomic data. Even conventional statistics can bring about a notable improvement but now it is possible to use decision theory to optimally combine diagnostic findings, particularly where they are contradictory. This is the finding of a recent study conducted by MedUni Vienna under the leadership of Wolfgang Schreiner from the Center for Medical Statistics, Informatics and Intelligent Systems (CeMSIIS). The methodology has applications way beyond breast cancer and can be deployed in all circumstances where it is necessary to draw conclusions from many findings at the same time, even if the findings are contradictory.

Pubblicato in Scienceonline


“L'obesità e le sue comorbidità sono strettamente legate alla prognosi più grave del COVID-19, e un aspetto poco considerato nell’affrontare l’emergenza è che una corretta consulenza nutrizionale costituisce una priorità per affrontare la pandemia di COVID-19, al fine di ridurre il rischio di infezione e le relative complicanze”.

Lo afferma il prof. Massimiliano Caprio, responsabile dell’Unità Endocrinologia cardiovascolare dell’IRCCS San Raffaele Roma, coautore di un articolo pubblicato dalla rivista Journal of Translational Medicine, citato peraltro dal sito web americano "EatThis, NotThat" (www.eatthis.com).

 Le diete chetogeniche si sono dimostrate efficaci per una rapida riduzione della massa grassa e delle complicanze metaboliche dell'obesità, preservando la massa magra e fornendo uno stato nutrizionale adeguato. "Possono avere un ruolo importante nella modulazione dell'immunità innata e di quella adattativa, determinando effetti benefici sull'infiammazione cronica di basso grado, potendo prevenire il rischio di tempesta citochinica del COVID-19. Inoltre – prosegue il prof. Caprio - le diete chetogeniche potrebbero essere protettive durante l'infezione da Sars-COV2 grazie agli effetti antinfiammatori e immunomodulanti dei corpi chetonici. Questo è stato dimostrato in studi preclinici. Per questo motivo, diversi studi clinici sono attualmente in corso, utilizzando diete chetogeniche eucaloriche in pazienti con malattia COVID-19”.

Pubblicato in Medicina

 

Con il design e la realizzazione di nuovi materiali biocompatibili “intelligenti”, ossia in grado di compiere azioni predeterminate, i nanomateriali di nuova generazione trovano importanti applicazioni, come la sanificazione delle acque, contaminate dall’azione antropica. Il lavoro teorico e sperimentale pubblicato sulla prestigiosa rivista ACS Applied Materials and Interfaces dell’American Chemical Society introduce un nuovo tipo di nanoparticelle magnetiche e biocompatibili in grado di rimuovere metalli pesanti dalle acque.

Innovative nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro, ricoperte di un coating polimerico biocompatibile, in grado di rimuovere dall’acqua ioni provenienti da metalli pesanti: lo sviluppo della scienza dei materiali gioca un ruolo cruciale nell’ambito dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica.

Grazie al design ed alla realizzazione di nuovi materiali biocompatibili “intelligenti”, ossia che siano in grado di compiere azioni predeterminate, i nanomateriali di nuova generazione trovano infatti importanti applicazioni, che spaziano dal drug delivery in campo biomedico, fino alla sanificazione delle acque, contaminate dall’azione antropica.

È proprio in questo secondo ambito che prende vita il progetto di ricerca guidato da un gruppo di chimici (prof.ssa Tecla Gasperi, dott. Elia Roma) e fisici (dott.ssa Barbara Capone, dott. Pietro Corsi) del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, in partnership con il team del prof. Erik Reimhult dell’Università BOKU di Vienna.

Pubblicato in Ambiente
Venerdì, 05 Marzo 2021 10:55

Il supersolido ruota senza inerzia

apparato per lo studio del supersolido


Scoperta proprietà del nuovo stato quantistico della materia. Ricerca su Science di Università di Firenze, Lens e Cnr-Ino.
Passi avanti nella fisica del futuro. Un esperimento ha dimostrato che il supersolido, una nuova forma di materia scoperta nel 2018 che unisce le caratteristiche di un solido con quelle di un superfluido, può ruotare senza inerzia. Protagonista della ricerca è un team dell'Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ino), del Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (Lens) di Firenze e del Dipartimento di fisica e astronomia dell'Università di Firenze che ha pubblicato lo studio su Science (“Evidence of superfluidity in a dipolar supersolid from nonclassical rotational inertia” DOI: 10.1126/science.aba4309).

Due anni fa, gli stessi ricercatori avevano dimostrato che un gas superfluido a temperature molto basse – il cosiddetto condensato di Bose-Einstein – può sviluppare una struttura solida se gli atomi nel gas sono fortemente magnetici: il supersolido. Gli atomi si comportano infatti come potenti magneti, interagendo fra loro in modo da formare una struttura periodica; essi, tuttavia, non sono bloccati e possono muoversi liberamente attraverso il sistema, come in un superfluido. In questa nuova ricerca gli studiosi hanno verificato l’esattezza delle teorie di 50 anni fa del premio Nobel A. J. Leggett, che aveva ipotizzato l’esistenza del supersolido e aveva argomentato che il nuovo stato della materia avrebbe dovuto avere un’inerzia intermedia tra quella di un superfluido e quella di un solido normale. “Per mettere in rotazione un materiale normale (solido, liquido o gassoso), bisogna imprimergli una certa forza – spiega Luca Tanzi del Lens e del Cnr-Ino –, cioè dargli una certa velocità che è quantificata attraverso il cosiddetto momento di inerzia.

Pubblicato in Tecnologia

 


Fino al 16 aprile 2021 la rivista Elsevier offre l’accesso gratuito all’articolo “Direct imaging evidences of metal inorganic contaminants traced into cigarettes”. Nel lavoro, un team di ricercatori della Sapienza coordinato da Giuseppe Familiari, ha analizzato la presenza di sostanze nocive nelle sigarette tradizionali e nelle nuove sigarette heat-not-burn, valutandone così l’impatto ambientale
Fino al 16 aprile 2021 la rivista Elsevier offre l’accesso gratuito all’articolo “Direct imaging evidences of metal inorganic contaminants traced into cigarettes”. Nel lavoro, un team di ricercatori della Sapienza, coordinato da Giuseppe Familiari del Dipartimento di Scienze anatomiche, istologiche, medico legali e dell'apparato locomotore, ha analizzato la presenza di sostanze nocive nelle sigarette tradizionali e nelle nuove sigarette heat-not-burn, valutandone così l’impatto ambientale.

Pubblicato in Medicina

 


Arriva anche in Italia carne brasiliana proveniente da aziende legate, direttamente e indirettamente, all’accaparramento delle terre e agli incendi in Pantanal – la zona umida più grande del mondo – che l’anno scorso si è ridotta di circa il 30 per cento proprio a causa degli incendi.

Nella recente indagine “Foreste al macello III – Il caso Pantanal”, Greenpeace International ha identificato quindici aziende agricole che sono fornitori attuali o recenti (2018 – 2019) delle principali aziende brasiliane di lavorazione delle carne JBS, Marfrig e Minerva, e che sono legate ai devastanti incendi dello scorso ottobre nel Pantanal. Sviluppatisi all’interno dei confini delle aziende, hanno consumato più di 73 mila ettari e potrebbero aver contribuito anche a incendi che si sono estesi ben oltre i loro confini.

La carne del Pantanal è stata venduta in tutto il mondo, Italia inclusa: tra il 1 gennaio 2019 e il 31 ottobre 2020, il nostro Paese ha importato dal Brasile oltre 17 mila tonnellate di carne e derivati destinate a grossisti che riforniscono la ristorazione e la grande distribuzione, affermandosi come il principale importatore dell’Ue e il sesto a livello mondiale.

Pubblicato in Ambiente

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